Ecco, ecco la seconda parte sul sistema immunitario; ho covato a lungo l’argomento caldo… e vi pubblico finalmente il serpentone di spiegazioni sulla febbre; alzino le mani quelli di voi che non ne sono terrorizzati!!
Ohhh, vi vedo in due, tre, forse quattro? Potete cambiare blog; agli altri consiglio di leggere fino in fondo. Ma avverto sarà impegnativo, perché vorrei dirvi proprio tutto quel che c’è da sapere :-)
Ricordate che nel primo post sul sistema immunitario vi ho spiegato che il sistema immunitario nasce *autonomo* e “autoeducante*; è cioè potenzialmente in grado di fare i conti con se stesso ed è programmato per diventare un’efficiente compagno di vita, allenandosi “caldamente” sopratutto nei primi sette anni di vita… ed ecco la febbre, la sua migliore e fedele amica.
Questo è un dato di fatto, scientificamente provato, ma è soprattutto sperimentato e verificato dalla medicina empirica-popolare, ed in seguito acquisito anche dalla pediatria fino a circa 30 anni fa; poi, per motivi che non voglio indagare, si è sparsa la voce che la febbre è pericolosa, fa venire la meningite, le convulsioni, perfino l’epilessia: questa specie di “virus-mentale-ansia-dipendente” gira nelle sale d’aspetto dei pediatri e nei cortili scolastici. Ma come si dice da queste parti: “la madre dell’ignoranza è sempre incinta”.
Con questo la febbre non va comunque presa alla leggera e il piccolo o grande paziente dovrà stare a casa, meglio a letto: la febbre alta (oltre 39°) è spesso accompagnata da un senso di notevole prostrazione (imposto saggiamente dal cervello) per impedire che usciamo di casa, quindi preferiamo stare a cuccia nella caverna.
Esistono interessanti esperimenti fatti sulle lucertole, animali a sangue freddo, quindi senza sistema di termoregolazione autonomo.
Se ai rettili in questione viene iniettata una soluzione batterica e se nella loro gabbietta si trova una lampada calda le lucertole approfittano istintivamente per surriscaldare il loro corpo, guarendo. A lampada spenta invece deperiscono.
Come vedete la febbre ha radici lontanissime nell’evoluzione.
Per risparmiare spazio vi elenco prima i maggiori vantaggi, poi vi spiegerò come gestirla al meglio.
Quelle che seguono sono osservazioni riferite ad organismi sani:
1) la febbre attiva l’intero compartimento immunitario come per esempio le cellule killer (=cellule immunitarie che spazzano via gli invasori; virus e batteri – avete notato come siamo sempre “bellici” nel linguaggio medico? andrebbe modulato questo vizio!);
2) ricerche del prof. Zeisberger dell’Università di Giessen hanno evidenziato che la febbre attiva specifiche proteine che tolgono temporaneamente il ferro dal sangue, perché i batteri non riescono a moltiplicarsi in assenza di ferro (sotto questa luce sarebbe interessante rivedere l’anemia delle donne gravide, e se questa, ovviamente entro un certo limite, non possa far parte della logica immunitaria che è specificamente modulata in gravidanza);
3) aumenta la circolazione periferica e si abbassa la pressione (così magari ci si reca finalmente a letto); per far sì che questo accada aumenta leggermente la frequenza cardiaca, e finalmente l’intero organismo viene inondato dal benefico calore che in teoria e in pratica può raggiungere 41 Gradi (e voi sarete già svenuti dalla paura);
4) lo stato generale del malato può cambiare notevolmente; bambini sani giocano e girano per casa tranquillamente con 39-39.5 gradi. Chi è debole di energia tende a fermarsi invece molto prima;
5) con la febbre molto alta è facile che compaiano stati simil-onirici che non sono pericolosi;
6) la febbre compare/sale spesso significativamente nel tardo pomeriggio, quando inizia il cosiddetto Vagotono o Parasimpatico, cioè quella funzione corporea che gestisce praticamente il sistema immunitario (=il nostro medico-interno);
7) inizialmente compaiono brividi e senso di freddo; mani e piedi a volte diventano ghiacciati; tutto ciò significa che la febbre sta crescendo. Una volta raggiunta la temperatura desiderata, il corpo si assesta sulla temperatura da viaggio, ovviamente in base alla gravità dell’affezione;
8) un dato curioso che merita l’attenzione: se la temperatura corporea normale è poco più di 36 gradi la febbre può salire fino a 41 gradi; quindi 5 gradi!… ora provate scendere 5 gradi (36 – 5 = 31; decisamente una temperatura incompatibile con la vita!). In giù possiamo quindi scendere 1-1,5 gradi, poi scattano seri problemi di ossigenazione dei tessuti, molti sistemi enzimatici si bloccano e si rischia la vita.
Per questo motivo ci svegliamo durante la notte quando abbiamo freddo: per provvedere ad una fonte di calore migliore e sopravvivere. Meditate bene su questo dato per favore!
9) la temperatura ascellare è mezzo grado sotto quella presa per via anale. La temperatura reale (interna nel corpo) è quindi il valore anale;
10) è importante comprendere che lo stato di prostrazione ha unicamente la funzione di costringerci a riposare (per non perdere inutilmente preziosa energia). Per il medesimo motivo sparisce spesso l’appetito, sempre per non perdere energia nella digestione. Quindi il nostro sistema corporeo viaggia semplicemente e furbamente con le sue riserve energetiche.
11) un’ultimo aspetto mi sembra meritevole di essere menzionato per la febbre dei bambini; dopo ogni febbre importante (specie quellle relative alle malattie infantili) il bambino è cambiato profondamente, ha fatto un importante salto di crescita: inizia ad esempio a gattonare o a camminare, o finalmente parla, o finalmente dorme tutta la notte; succede perfino nei grandicelli, che magari all’improvviso comprendono meglio la matematica. Questi dati derivano da generazioni di osservazioni attente e curiose. In natura non esite crescità graduale; tutto procede a salti quantici. La primavera non arriva gradualmente: uno, poi due, poi tre margherite: vi alzate una mattina e la primavera è arrivata. Così è la crescità umana, irrompente, a volte violenta.
Anche da adulti succede cosi; la vita vi mette nella “lavatrice dei problemi”, e quando ne uscite siete profondamente maturati.
Le regole per gestire la febbre al meglio:
a) controllare *sempre* le gambe e i piedi; sono caldi?
Non poche volte sono addirittura ghiacciati, quindi vanno scaldati al più presto con i mezzi a disposizione; coperta di lana, borsa dell’acqua calda, pediluvio caldo, bagno intero a 37 gradi.
Per essere veramente chiari vi faccio un esempio; se fate sedere un bambino in acqua calda (36/37 gradi) e il bimbo ha la febbre (per esempio a 39 gradi), chi scalda l’altro? L’acqua scalda il bambino ulteriormente o il bambino scalda l’acqua (cedendo il bambino appunto temperatura) fermatevi e ragionate un’attimo.
Ovviamente la risposta giusta è la seconda (eh eh… la legge di termodiffusione)!
Dall’esperienza pratica attenta sappiamo che le convulsioni avvengono nella stramaggior parte dei casi quando c’è una notevole differenza di temperatura tra il torace e l’addome: testa, torace, braccia e mani bollenti, e al contrario pancia, gambe e piedi ghiacciati; situazione pericolosa soprattutto nel bambini piccoli che va *subito* corretta con adeguate misure. Con questo semplicissimo controllo si abbatte praticamente il rischio delle convulsioni.
Un vecchio detto popolare descrive la salute con queste parole semplici e incisive: “testa fresca-piedi caldi”: infatti durante le malattie abbiamo spesso i due poli invertiti, testa bollente e piedi ghiacciati, e nel bimbo piccolo e predisposto questo può generare appunto una convulsione.
b) se il bambino è piccolo tenetelo pure in braccio; il vostro corpo ha ca 36.5 gradi, quindi non lo scalderete ulteriormente; essere coccolati fra le braccia è un calmante insostituibile con altri sistemi; un vecchissimo detto pediatrico diceva; “la prima medicina è la mamma (calma, calmina… e non agitata ovviamente);
c) l’idratazione, lo sappiamo tutti, è importantissima; se è gradita può bastare l’acqua, ma spesso soprattutto il bambino la rifiuta; allora preparate la seguente pozione super efficiente; un quarto di litro di acqua (a temperatura ambiente) + il succo di un limone bio + un pizzico di sale marino integrale + zucchero di canna (quello vero) o succo d’acero o malto di riso o d’orzo (circa 1-2 cucchiaini).
Questa bibita è una sorta di tiramisù per gli stati febbrili e sostiene il sistema idro-salino e la glicemia.
Nota; non va usato il miele, se non al limite in piccola parte: lo zucchero è più adatto nel caso di febbre. Se state bene invece leggetevi la bella ricetta di izn sul pasto nudo.
d) come è messo l’intestino? Se il malato non è andato di corpo, magari addirittura da 2 o 3 giorni, urge un clistere. La medicina popolare usava i clisteri anche nel caso di intestino regolare, perché comunque hanno un’effetto raffreddante sul corpo. Forse ricordate il freddo che ci viene quando abbiamo la diarrea; questo succede perché si perdono tante unità di calore dall’intestino. In certi casi basta anche una supposta, pur di svuotare bene il colon. L’intestino pieno e non scaricato produce molte tossine (putrefascine) che pesano soprattutto sulle capacità epatiche.
e) quali cibi sono indicati: la febbre è una situazione catabolica, cioè produce molte tossine: per questo motivo sceglierete piatti leggerissimi e senza proteine. Perfetta è la frutta, la più digeribile è la frutta cotta, e la regina in questo campo è la mela: quindi mele cotte a dadini nel tegamino (cottura con poca acqua per 7-8 minuti) volendo si aggiunge uvetta sultanina (remineralizzante e zuccherina), senza dimenticare la presina di sale marino (tonico). Vanno bene anche le pere, bene anche le pesche sciroppate della nonna.
Se invece il paziente ha fame va bene un risotto con verdure tipo zucchine, carote, zucca, dipende dalla stagione – lasciatevi guidare dall’istinto (non vanno bene però le solanacee: pomodoro-melanzana-peperoni). La cipolla è sempre indicata (disinfettante-antivirale-fluidificante). Eviterei accuratamente tutti formaggi; per dare sapore usate il sale marino integrale. La voglia di dolci invece si soddisfa bene con fette biscottate e marmellata. Ovviamente niente cioccolato, né dolci industriali.
Tecniche per modulare/abbassare la febbre se è molto alta:
Ma cosa vuol dire febbre alta mi chiederete?
La febbre è troppo alta quando abbiamo un forte disagio; cefalea-irrequietezza-forti dolori alle ossa-stato di prostrazione molto forte.
Dovremo quindi imparare a integrare varie informazioni: il dato reale della temperatura-stato del paziente-appetito-durata della febbre. Ci vuole un po’ di esperienza e buon senso. Se per esempio un bimbo che ha 40 di febbre insiste per rimanere sotto le coperte e urla e protesta quando lo volete scoprire sappiate che siete di fronte ad un piccolo wikingo in crescita che sta sperimentando il suo istinto; lasciatelo allora in pace. Diverso il caso di un bambino che sperimenta la terza febbre in un mese, che ha magari già fatto molte terapie soppressive (antibiotici-cortisone) e che sta fiacco in un angolo del divano; qui ci vuole un’attenta valutazione medica. A rinforzarlo ci si penserà dopo, una volta che si è messo in piedi.
Per abbassare/modulare la febbre esistono molti sistemi semplici fisici;
- pediluvio a temperatura gradita, ma mai sotto i 35 gradi, e il calore uscirà letteralmente dai piedi e la testa si libera dalla pesantezza. Utilissimo aggiungere un bicchiere di aceto nell’acqua.
- bagno intero in vasca se gradito (i bambini lo amano molto): temperatura calda, che vuol dire 36-37 gradi (se mettete un bambino con 40 di febbre in acqua a 20 gradi vi collassa immediatamente per shock termico… non ridete, c’è chi lo ha fatto!). Al bagno potete aggiungere 1o 2 bicchieri di aceto di vino bianco, oppure come al solito il sale integrale.
- impacchi freschi sui polpacci. Si procede solo a gamba calda, mi raccomando. Immergere un telo di cotone/lino in acqua a temperatura ambiente, strizzare e avvolgere uno dei due polpacci (solo una gamba). Quando il telo è diventato caldo, avendo quindi tolto calore dal corpo, si procede sull’altro polpaccio e così via. Si possono fare impacchi del genere anche sui polsi, ma sono meno gradevoli;
- mai il ghiaccio in testa: è un’errore, perché costringete il calore del corpo ad attraversare il cervello per arrivare al ghiaccio! Infatti i bambini lo odiano e lo tirano via appena possono. Molto meglio il ghiaccio nella zona inguinale (appoggiato sopra i vestiti, leggeri ovviamente); qui passano dei grossi vasi sanguigni (che trasportano letteralmente il calore), quindi avviene un buono scambio termico e la prima che ne approfitta è proprio la testa;
- spogliare il paziente; le gambe soprattutto, eventualmente le braccia, mai invece denudare: il tronco ha bisogno di una temperatura calda, quindi tenere almeno una canottiera pesantina.
Ovviamente ci sono poi tutti gli antipiretici del caso: a me non piacciono tanto, sono in fondo soprattutto una specie di “psicofarmaco per il genitore”; vanno comunque usati con cautela e servono unicamente per togliere la “punta della febbre”, ma non per portare il corpo a temperatura normale, perché usati in questo modo impedirebbero così il preziosissimo lavoro del sistema immunitario che è direttamente proporzionale alla temperatura.
Gli antipiretici naturali, soprattutto omeopatici, vanno prescritti da un medico competente in materia e che conosca molto bene il paziente, la sua costituzione, la sua storia clinica. Un buon medico istruisce la madre pian piano a prendere delle decisioni, man mano che prende confidenza con il suo ruolo.
Purtroppo nessuno di noi ha più in casa una nonna o bisnonna che ha tirato su 4-5 figli; quelle donne avevano sviluppato un occhio infallibile per capire quando una situazione fosse tranquilla e quando rischiosa. Ma del resto siamo qui per rivedere e rivalutare tutte queste conoscenze.
Mi piace pensare che gli antipiretici chimici in realtà non servono mai, escluso rarissime eccezioni.
Credo fermamente che possiamo tornare a sperimentare che un corpo ben nutrito, cresciuto all’aperto, con relazioni familiari sane, il gioco vero, il passare pian piano le malattie dell’infanzia, l’assenza delle vaccinazioni e l’abuso di antibiotici e cortisonici, siano le migliori garanzia per un corpo e una mente sana.
Non disperatevi, si possono fare sempre e comunque dei passi importanti. In questi ultimi anni ho visto un’importante riscoperta di consapevolezza nelle giovani famiglie; ed è un piacere immenso per me poter vedere crescere i bambini bene fin dall’inizio.
Così si conclude la maratona su questo spinoso argomento; attendo i vostri commenti, le ansie, le perplessità, ma soprattutto le vostre esperienze personali.
AGGIORNAMENTO:
allego due articoli molto interessanti che integrano l’argomento
1) sul Paracetamolo (Dr Roberto Gava)
2) sulla febbre (Dr Francesco Perugini Billi)
Grazie Sabine, ho letto con piacere il riassunto di quanto negli anni mi hai insegnato e messo in pratica coi miei figli. E soprattutto mi rendo conto ora che questo percorso ha fatto crescere me nella consapevolezza e permette ai miei figli di mettere radici SOLIDE.
p.s. sono la mamma di Matilde e Francesco
… e i risultati di questi preziosi insegnamenti, seguiti (prima con apprensione, poi sempre meno) nel corso di tutta l’infanzia di Giulio, mi permettono ora di affermare (non senza soddisfazione e orgoglio… eh beh!) che il mio quasi diciottenne figlio non ha mai assunto antibiotici, antipiretici o altri farmaci di sintesi, pur avendo affrontato febbri, malattie e allergie. Sì, la natura sa! e col tuo aiuto, cara Sabine, noi mamme impariamo ad interpretarla meglio e con fiducia.
p.s. giulio vorrebbe tanto ammalarsi… una bella settimana a casa da scuola… e fa di tutto: cammina scalzo, non vuole il riscaldamento in camera sua, esce in terrazzo col la maglietta e con la gatta a godersi il vento freddo che arriva dal Cimone… ma niente, neanche il raffreddore!
Credo sia una bella conferma dei suoi insegnamenti…
Grazie ancora, un saluto e auguri di buone feste
Rossella
ho alzato la mano.
e con lo scroll sono scesa a scrivere questo commento.
ora però torno su e leggo tutto lo stesso :-)
mi sono innamorata del punto 11.
(ora torno di nuovo su e leggo il resto)
1) (che lo so è il terzo commento, ma adesso sì ho letto tutto e quindi vado per punti) grazie.
2) la mia esperienza personale? ho la fortuna di essermi trasformata diventando mamma da ansiosa ipernegativa in mamma calma calmina che pensa positivo. ho saputo mantenere il controllo anche quando mio figlio a 7 mesi è passato nel giro di 5 minuti da 36,7 a 41. di sabato notte. ho usato spesso supposte omeopatiche, l’antipiretico tradizionale in dosi ridotte solo se strettamente necessario e conoscevo l’espediente del bagno per abbassare la temperatura al bambino.
3) considero la febbre un campanello d’allarme buono, che mi segnala che nel corpo interessato è in atto un combattimento contro qualcosa che va debellato. e credo che la febbre vada sì monitorata, ma debba anche fare il proprio corso.
4) inutile dire che se mi ammalo io mi bevo litri di tisana antibiotica di izn e se invece il malato è l’ometto preparo litri di brodo di pollo e di minestrina antibatterica sempre di izn.
insomma, a volte mi sento un po’ una fattucchiera, ma vedo che i rimedi funzionano e non posso non esser felice di evitare i farmaci.
grazie comunque per un sacco di cose che non sapevo e che credo verranno utili anche a una mamma non terrorizzata dalla febbre come me.
:-)
Ed eccomi qui, alle tre della notte, e al terzo (o è il quarto?) risveglio di soprassalto, con una pulcina febbricitante tra le braccia, e tutte le altre complicazioni del caso, come “mamma mi fa tanto male qui” (testa) e “mamma ho un dolore forte qui” (petto) e catarro, e tosse, e respiro accelerato e affannoso, e tutta la gamma di sibili (non ci facciamo mancare niente qui, eh). E anch’io non mi sento troppo bene (cit.) :-/
Per dire. Che per sentirmi meglio sono venuta a rileggermi il tuo post :-)
Marina, grazie del commento. Mi piace il termine “radici solide”… perchè noi umani abbiamo bisogni di radici sane per poterci sempre rialzare nella vita… esattamente come le piante che dopo la tempesta si rigenerano dalla loro base. Per questo a volte chiamo i bambini di oggi “piantine da serra”…:-)
che bel commento Rossella, grazie. il figlio col naso al vento del monte Cimone mi fa pensare a un bel lupo :-)
grazie grazie Singlemama; un commento che serve anche alle altre mamme in balia fra istinto ed informazioni pressanti che suggeriscono che i bambini sono deboli. Urge una ripresa del vero sapere pratico; vissuto, condiviso, insegnato da donna a donna… :-)
izn, qui perfino notizie in tempo reale alle 3 di notte!!… la realtà ci mette sempre a dura prova. Ma questo è il nostro compito: dalla teoria alla pratica… con buon senso, coraggio e condiviso… questo è la parte del mondo dove le donne devono regnare.
Sicuramente la principessina sta già meglio… ma come ben sai verso sera si vedrà a che punto siamo (vagotono docet)… :-)
Il giorno che ho letto il post.. giusto il tempo di qualche ora perché mio figlio mi si addormentasse tra le braccia prima di cena… niente cibo??? Impossibile. Era febbre: 39. Non ci crederai ma quella notte sapevo che stava crescendo e che dentro a quel corpicino duenne era in corso una piccola battaglia che avrebbe vinto e per giunta abbandonandosi al sonno. La mattina dopo secondo me era almeno 1 cm in più! Sono sicura (risate in famiglia. Ma era vero…). E così per 36 ore, febbre alta e gambe nude nel letto, poi è gradualmente migliorato. grazie Sabine :)
Davvero bellissimo e molto interessante questo articolo… Anche io con i miei tre piccini (i più grandi hanno tre anni e mezzo) ce la sto mettendo tutta!
Sono rimasta molto colpita dal fatto che spesso dopo una bella febbre il bimbo faccia grandi cambiamenti …. Caspita non l’avevo notato, ma Riccardino ha giusto giusto appena passato la varicella e … Sorpresa sorpresa … Non fa più pipi’ a letto di notte! Non ne ha più voluto sapere di pannolino. La notte prima lo aveva riempito e la sera dopo non lo ha più voluto.
Ancora complimenti e grazie.
Sabrina
Davvero un articolo molto molto interessante!!! Innanzitutto grazie per averlo scritto, così chiaro e dettagliato, ora lo stampo e non appena tornerà utile (temo molto presto!) cercherò di applicare tutti i pratici ed utilissimi consigli!!! Mia figlia più piccola, di neanche due anni e mezzo, nel mese di Novembre ha dovuto assumere per ben due volte l’antibiotico! La cosa mi ha sconfortato molto perchè, prima di decidere di somministrarlo, ho consultato nell’ordine la pediatra, poi il reparto di pediatria. La bambina, in principio, presentava un’orticaria su tutto il corpo e la pediatra dopo aver diagnosticato un “orticaria virale”, le ha prescritto un’antistaminico x 10 gg. e i vari antipiretici del caso. Tornati a casa, l’orticaria si stava estendendo a vista d’occhio e dopo averle fatto un bagnetto caldo con amido di riso, io e mio marito, abbiamo deciso di portarla in pediatria. Arrivati in ospedale, l’orticaria era magicamente scomparsa ma il dottore che ha visitato la bambina, le ha diagnosticato un inizio di otite per cui mi ha detto che non poteva fare a meno dell’antibiotico ma di sospendere l’antistaminico (che le abbiamo dato solo 1 volta!) La seconda volta, è stato per la scarlattina. Anche in questo caso il percorso è stato simile, prima pediatra, poi pediatria (la bambina non mangiava da 4 giorni e si stava indebolendo parecchio!). Scusate la lungaggine, ho raccontato questi episodi per arrivare alla conclusione che sono dispiaciuta di avere perso fiducia nella pediatra che ci segue da 9 anni (età della mia 1° figlia!). Sarei davvero felice se le mie bambine fossero visitate da persone così esperte ed alternative come te!!! Anch’io sono romagnola, di Ravenna, non è che hai un ambulatorio nelle vicinanze dove potrei portarti le mie fanciulle? Ad ogni modo, d’ora in avanti, raccolglierò ed applicherò i tuoi preziosi consigli!!!
Come sempre interessantissimo il tuo articolo, e come fare invece per rinforzare il sistema immunitario quando si è sopraffatti dagli herpes simplex e anche da un paio di zoster??????
E’ una piaga che mia figlia si sta portando avanti da molto tempo
Grazie
Monica
ciao Sabrina; grazie tante per la testimonianza; la febbre fa crescere su tutti piani; secondo me rende anche molto più elastici… giusto giusto per affrontare le mille facce della vita:-)
Dobbiamo re-imparare ad osservare, nulla succede tanto per succedere…e la curiosità è un buon compagno in questo percorso… :-)
cara Lia, hai descritto un percorso abbastanza tipico, grazie della testimonianza. La totale dipendenza dal mondo medico è purtroppo una triste realtà; le donne hanno disimparate a sentire, ascoltare, osservare, imparare dalle altre donne… ormai la lunga catena del sapere si è interrotta… ma ci sono ancora dei pezzi in giro; cerchiamo di ricomporre, revisionare e migliorare il puzzle delle conoscenze empiriche. Un bambino malato il più delle volte non fa altro che allenarsi per il futuro; ammalarsi nei primi 7 anni è un fatto fisiologico e naturale… basta non andare in panico subito e ragionare con buon senso; ma quest’ultimo è purtroppo diventato una “pianta rara”
:-)
salve Monica; un Herpes Simplex e un paio di Zoster.. che bella famigliola di virus. Quanti anni ha la figlia?
Se è grandina/grandona la chiave è spesso un ricorrente conflitto di comunicazione (a casa, a scuola), dove si ripetono i medesimi schemi di discussione. Osservare-ipotizzare-verificare-cambiare-guarire… ( i virus adorano le persone stressate) :-)
Silvia, grazie della tua testimonianza; e grazie ad aver messo in pratica; senza voi mamme parlerei al vento… nel fare, sperimentare, verificare, confermare mi fate veramente dei regali; GRAZIE :-))
Grazie, grazie e grazie ancora! Non finirò mai di benedire la rete e il pasto nudo x avermi fatto “incontrare” una persona come Lei! Non sa quanto i suoi post possano aiutare una mamma; vorrei che lo leggessero TUTTE le mamme, anzi, di più, dovrebbero consegnare queste informazioni quando si dimettono le neo-mamme dall’ospedale…oppure come dice Lei, bisognerebbe ricominciare a comunicare a condividere da donna a donna.
Col mio primo bimbo ( 7 anni) purtroppo non avevo tutte queste informazioni e la consapevolezza che ho adesso e me ne rammarico moltissimo. Ora con la seconda gioia della mia vita, sto cambiando tutto, alimentazione, cure, ecc. ma purtroppo è triste non fidarsi del proprio pediatra e non voler andare a fare le visite x paura che prescriva lla piccola medicine…( è quello che mi sta capitando…) domani inoltre avremo il terzo richiamo delle vaccinazioni…quelle le ho fatte anche stavolta…non sapevo che fare, troppe idee contrastanti, troppa malainformazione opoca informazione, ma ho tanta paura x domani. Dottoressa, quando avrà un po’ di tempo, ci può regalare un bell’articolo sulle vaccinazioni? E’ vero quello che si dice?? Che siano deleterie x i ns bambini?? Di chi fidarsi?? Io non so più dove sbatter la testa.
Scusi se sono andata un po’ fuori tema, ma l’emozione mi ha portato qui.
Le mando un caldo abbraccio e un augurio per sereno Natale (che ormai manca poco…)
Domenica Ierardi
Domenica,
ho letto ora il tuo intervento, e una spinta più forte di me mi fa scrivere questo mio messaggio a te…. Condivido la tua indecisione, la tua confusione…., l’ho vissuta anch’io a suo tempo…. Quando portai la mia secondogenita dalla dr.ssa Sabine Eck per la prima volta cinque anni fa (la bimba aveva 8-9 mesi circa), a seguito di sua domanda, le risposi che mio marito ed io avevamo deciso di non sottoporla alle vaccinazioni pediatriche (cosiddette “obbligatorie”). Lei mi disse in maniera decisa questa frase, che non potrò mai dimenticare: “E’ il regalo più bello che Lei possa fare a sua figlia!”
La scelta di vaccinare o non vaccinare deve essere CONSAPEVOLE, entrambe sono buone scelte se si è convinti di fare quella giusta…
Cominciai ad “aprire gli occhi”, ad andare “oltre” quando il nostro primogenito aveva 4 anni (oggi ne ha 13 e mezzo),… fino a quel momento aveva ricevuto tutte le vaccinazioni…
Cominciai ad avere profondi dubbi e perplessità rispetto a molti metodi tradizionali-accademici della mia pediatra, quindi mi ritrovai ad informarmi maggiormente, ad indagare, a incuriosirmi, a fare un sacco di domande, e a fare scoperte spesso amare…. Chiesi all’Usl o Asl (??) di mostrarmi “il bugiardino” per leggere/conoscere gli ingredienti all’interno di un vaccino pediatrico: si rifiutarono (con non ricordo quale scusa…)! Ma ormai ero decisa ad andare a fondo, e ci siamo associati all’allora COMILVA (oggi diviso in 2 gruppi: COMILVA ed ALISTER. Entrambi ti aiutano ad esercitare il tuo diritto -per Legge!- a NON vaccinare i propri figli in età pediatrica: sì, perchè in realtà non sono affatto “obbligatorie le vaccinazioni pediatriche”… Loro ci resero immediatamente noti gli ingredienti all’interno di un vaccino…. (!!!)
L’argomento è davvero interessante e… scottante…
Sono sicura che presto la dr.ssa Sabine Eck lo affronterà, e approfondirà e illuminerà le nostre menti, come sempre!!!
Abbracci,
Silvia N.
Grazie tantissimo Silvia x aver risposto al mio messaggio, è molto bello ricevere una risposta come la tua, aiuta a sentirsi meno soli in questi momenti. Oggi NON ho portato la mia bimba a fare il 3°richiamo, ho sentito che era giusto così.
Contatterò oggi stesso una delle associazioni a cui fai riferimento per sapere come comportarmi, vivo in Lombardia e non sono a conoscenza della legislazione nella mia regione, cercherò di sapere tutto quanto c’è da sapere. Peccato non averlo fatto prima, è assurdo nel 2011 non sapere cosa accade realmente ai ns. figli con i vaccini…come immaginare tutto ciò se tutti ne hanno sempre parlato bene. pediatri, associazioni di pediatri, ecc. ???? Tutte fonti evidentemente poco “trasparenti” x dirla con un eufemismo. Ma la colpa è mia che non sono andata “oltre”…Sono davvero allibita e delusa, non si gioca sulla pelle dei bambini…ma in che mondo viviamo???? Grazie ancora e un forte abbraccio a te e alla tua famiglia.
Domenica Ierardi
Sono anni che seguo i suoi consigli per le mie bimbe e anche per me.
Grazie mille per aver creato questo sito in cui noi mamme possiamo non sentirci più sole.
Vorrei augurare a tutte un sereno Natale.
Irene.
Cara Domenica,
dal mio umile punto di vista….. … hai fatto benissimo a non portarla la tua bimbaaaaa!!!!
Ora indaga, ….troverai a volte delle porte chiuse…, (a noi arrivarono anche lettere raccomandate poco simpatiche in cui venivamo accusati di irresponsabilità, e minacce di multe da pagare per violazione della Legge,… ah! ah!…. che io girai per conoscenza alle Associazioni nazionali che ti ho detto…., poi nessuno si è fatto più vivo…, ma guarda!), ma non ti scoraggiare, il percorso è in salita, ma dopo che avrai acquisito una visione completa sull’argomento, cioè a 360 gradi, potrai capire come muoverti al meglio per il bene dei tuoi figli… Ma prima bisogna CONOSCERE. E sarà una TUA scelta, qualunque essa sia… Ti sei mai chiesta perchè ogni volta che vai a vaccinare i bimbi, tu (genitore) debba firmare di assumertene tutta la responsabilità….??????
Ora che hai buttato l’occhio “Oltre”… arriveranno tante cose nuove e belle, magari conferenze sul tema nel tuo quartiere, o … chissà? Ti suggerisco un libro di Walter Pansini, fondatore alla fine degli anni ’80 del Comilva, oggi alla guida di Alister (interessante il loro trimestrale “DIRITTI E SALUTE”) che si intitola “VACCINAZIONI? NO GRAZIE!” Kailash Edizioni (ordinabile in rete).
Mi fermo qui, sennò non finisco piùùùùù!
Abbracci,
Silvia N.
Grazie ancora Silvia per le tue parole, il tuo appoggio e i tuoi consigli! Il libro lo acquisto subito.
Ti mando un abbbraccio e spero di risentirti una volta o l’altra :-)
Grazie Irene per gli auguri, un sereno Natale anche a te!
buon giorno Domenica e ciao Silvia; vedo che è partita una bella comunicazione animata sull’ argomento delle vaccinazioni.
Domenica, prometto di scrivere un post solo su questo difficile argomento. Siamo tutti (medici e genitori con i loro figli) sulla stessa barca e serve uno scambio umano di tutte le esperienze raccolte sul campo, perchè solo una valutazione umana (testa+cuore) può esprimere sensata parola su qualsiasi argomento che riguarda l’ essere umano; che resta in ultimo pieno di misteri.
Invece sentiamo/leggiamo molte acclammazioni stereotipate (sia di quà che di là) e ciò non fa bene a chi desidera prendere una decisione consapevole e meditata.
Dopo decenni di visioni al dettaglio (mitizzazione delle statistiche) serve una (re-)visione di più ampio respiro… altrimenti non facciamo altro che nutrire l’ansia, esperti inclusi.
Irena, grazie per questo commento; sentiti auguri di natale… e che siano serene… e condite con buone idee per il futuro :-)
Salve! Sono mamma di Giulia,2 anni e mezzo e l’intraprendenza di una quindicenne. Mi sono molto impegnata a farle seguire una buona alimentazione fin dall’inizio e non mi sono mai spaventata per la febbre alta, ma a ottobre ho iniziato a vivere una vera odissea emotiva, quando continuava ad avere la febbre dai 38,5 ai 39,5 tutte le sere, accompagnate dalla tosse e da un’evidente generale peggioramento. Siamo andate avanti circa 20 giorni, con visite dalla pediatra,antibiotico,giro in pediatria ed esami del sangue. Un mattino,quando la tosse aveva preso veramente una brutta piega e la sua vitalitá sembrava esser sparita, non sapendo che fare, l’ho portata da un altro pediatra( di quasi 80 anni)che mi ha prescritto un altro antibiotico, che per fortuna ha migliorato la situazione in qualche giorno( anche se lo ha dovuto prendere per 15 giorni. Tutti i rimedi della nonna e in
Dieci giorni mia figlia era uno splendore. Poi ha avuto una tonsillite con vescicole in tutta la bocca e abbiamo vissuto i peggiori tre giorni della sua giovane vita. Anche mettere l’acqua in bocca era doloroso, così mi è stato consigliato il nurofen per tre giorni dal pediatra dell’ospedale( perché certe cose arrivano sempre il sabato sera o la domenica). Passata la tonsillite ha avuto un raffreddore e una tosse che non la opprime poi molto, ma non la abbandona. Ora la tosse sembra lentamente diminuire, ma lei si stanca molto facilmente. Stasera alle 20:00 aveva due occhi e una faccina che sembrava non dormisse da tre giorni, invece si fa dalla 11 alle 12 ore di sonno a notte e dall’ora e mezza alle tre ore di sonnellino. Mi sto chiedendo quanto ci metterà a riprendersi e se non ci sia qualcos’altro dietro a tale stanchezza. Giulia è sempre stata una bimba forte e sana, ma da ottobre io sto con le antenne alzate, soprattutto perchè il mio buon senso non era bastato in quel caso e la cosa mi ha fortemente destabilizzata. Sono molto provata anch’io, ma soprattutto tesa e dubbiosa della mia capacità di giudizio….l’ansia non facilità la mia razionalità nè il il mio istinto.
Spero di recuperare serenità velocemente,soprattutto per il bene di mia figlia. Mi scuso per essermi tanto dilungata e concludo dicendo che ho sempre saputo
che la febbre è un importante metodo di guarigione per il corpo, ma proprio
non sapevo la sua relazione con il valore ematico del ferro, quindi grazie mille dell’informazione!! Mi piace imparare cose nuove!
Buone feste! Vania.
Cara Sabine, ho vissuto ben quattordici anni della mia vita con i suoi preziosissimi consigli che ho ricevuto nel suo studio sia per me che per la mia famiglia. Risultato: Elisa 14anni mai preso un antibiotico o antipiretico per abbassare la febbre (che normalmente arriva a 40 e oltre) e vaccinazioni (solo le obbligatore quindi no pertosse) fatte dopo i due anni e moooolto diluite nel tempo, visite pediatriche pochissime e solo nei primi tre anni ; Veronica anni 4 stesso percorso visite dalla pediatra nr. 4 dalla nascita, e in piu’ nessun vaccino. Ho letto il suo libro sul sale tutto d’un fiato e’ davvero interessantissimo, (ha fatto gia’ il giro di tutti i parenti ed e’ stato “oggetto” di regalo per Natale) ora e’ anche arrivato questo illuminante e preziosissimo sito, cosa posso dirle? Grazie di cuore e auguri di un sereno Natale a lei e a tutte le sue “fan”.
PS: in casa mia, da anni, ogni volta che propongo “qualcosa di nuovo” mi rispondono …se lo dice la Eck….
gentile Vania, prima mi devo scusare se rispondo solo ora; grazie per i graditi auguri, ma il tempo delle feste spazza via le abitudini regolari.
Grazie anche di questa testimonianza di vita vera di mamma che vuole partecipare e comprendere. A volte la realtà ci spezza i buoni presupposti in mille pezzi. Certamente non riesco valutare cosa sia successo alla bambina e spero che sia di nuovo in forma.
A volte ci sono “semplicemente” troppi INPUT in troppo poco tempo e combinati: stress al nido/asilo e/o a casa, nascita di fratellini, vaccini, farmaci soppressivi, televisione(stress emozionali), cibi eccitanti (proteine industriali, salumi), mamma e papa stressati, nuova baby-sitter, traslochi e via dicendo… il tutto magari combinato a mancanti OUTPUT; insufficiente movimento soprattutto all’aperto, stitichezza, sonno insufficiente, mancanza di momenti di spensieratezza e gioia, mancanza di cibi vegetali(frutta e verdura) che alcalinizzano e drenano il sistema immunitario.
Ma per fortuna i bambini hanno delle grandissime risorse e il più delle volte dopo un periodo di tempeste patologiche arriva un periodo di calma e di crescita :-)
cara Michela!… grazie per gli auguri e questa bella testimonianza che è il più bei regali che un medico può ricevere.
Purtroppo non ho sempre tantissimo tempo per scrivere regolarmente sul blog… ma “chi va piano arriva sano”
:-)
Grazie mille del tempo impiegato per rispondere al mio messaggio. Giulia sta molto meglio ora ed analizzando le cose con maggiore chiarezza e tranquillità, mi sono resa conto che quest’autunno le avevamo chiesto troppo……asilo nido per la prima volta,il che ha determinato minore e peggior qualità del suo riposo; decisamente meno tempo passato all’aria aperta(io ho una piccola selvatica in casa e me ne vanto!) visto che al nido preferiscono le attività all’interno;l’alimentazione leggermente alterata(i pastidell’asilo non sono certo come quelli di casa);mamma e papà un po’ in tensione per gli eccessivi impegni lavorativi;tutto ha contribuito! Per la prima volta dalla sua nascita non avevo veramente pensato al suo bene ed ero semplicemente accecata dallo stress e dalla mia necessità di respirare. Ora capisco che dobbiamo respirare entrambe.
Non so se ho sbagliato,ma l’ho tolta dal nido per ora. Mi spiace soprattutto perchè ha molte meno occasioni per star con i bimbi della sua etá, ma credo abbia bisogno di una pausa…
Come ho fatto,scegliendo di non vaccinarla,spero di aver preso la decisione migliore per lei. Grazie per aver dato spazio a queste parole.
Vania.
Vania, grazie ancora. Questa è una testimonianza preziosa. Lo stress quando è troppo mette a prova le nostre difese e il corpo risponde prontamente.
Senza voler necessariamente analizzare ogni dettaglio; tanti input a volte vanno “bruciati” (febbri)… poi il corpo trova un nuovo equilibrio.
Secondo la mia esperienza i bambini non vaccinati si auto-regolano molto meglio.
Averla tolto dal Nido mi pare una buona cura… poi fino a 3 anni i bambini sono interessati ai bimbi più GRANDI di loro… il coetaneo interessa pochissimo; appena possono scegliere corrono dietro ai bambini grandi. Finche non raggiungono un minimo di autonomia (verso i 3 aa si parla, ci si veste e sveste, funziona bene la richiesta di cibo, acqua) l’istinto infallibile dei nostri figli li orienta verso potenziali “educatori” della vita e dei potenziali “salvatori” se mai ci fosse un problema.
Madre natura ha ricamato un programma geniale :-))
Cara Sabine, i tuoi consigli sono davvero preziosi. Però un pò mi preoccupo, e non so se a ragione: la mia bimba di 4 anni non si ammala mai! Al massimo si fa due linee di febbre una volta all’anno per 1 giorno. Un pò di raffreddore e tosse che passa in una settimana senza alcun rimedio. Finora ha fatto solo la varicella lo scorso anno. Mi devo preoccupare se il suo sistema immunitario non si allena?
Grazie, Anna
carissima Anna, non mi preoccuperei proprio, visto che non ha problemi “freddi” tipo allergie-dermatiti-asma…
Vedrai; magari fa 3 malattie di fila in un’ anno. La crescita è un processo discontinuo. Non resta che attendere cosa ci regala ogni giorno. Probabilmente la bimba è spesso all’ aperto… fattore fondamentale per un sano sviluppo.
A volte il sistema immunitario impara quasi nel silenzio… altre volte solo durante una tempesta. Un pò come si fa a scuola :-))
Sono considerata da mio marito una specie di fattucchiera che utilizza zampe di gallina e ali di pipistrello! ma non importa, perchè da quando seguo i consigli di Sabine ho preso coscienza lentamente di alcuni aspetti fondamentali della vita, consapevolezza della malattia, l’importanza di riscoprire rimedi antichi e mettere in atto atteggiamenti di buon senso. Sono certa che in questo modo sto regalando ai miei figli un investimento per il loro futuro! Spesso sento raccontare da altri genitori che per piccole malattie utilizzano immediatamente antibiotici. Ma sei sicura? ma se non è batterica a cosa serve? mi guardano male! Spesso devo discutere anche con mio il marito. Ma io proseguo felicemente e con soddisfazione per la mia strada.
Ho 3 figli, di 9, 5 e 18 mesi, e il periodo più critico di gestione della malattia per me sono i primi due anni di vita. Sono una di quelle che con la febbre non sta tranquillissima, soprattutto alla notte. Il mio limite di sopportazione è 39.5 oltre al quale sono davvero agitata e stringo i denti (con marito e nonni che mi aggrediscono perchè non li curo) ! Però spesso sono riuscita a farcela. Adesso riesco a riconoscere certi sintomi e a gestirmi in autonomia e serenamente i primi giorni di malattia, spesso risolvendo. Sono contenta anche perchè mia figlia di 9 anni sta capendo (anche confrontandosi con le amiche) perchè la mamma la cura così o cucina a volte cose “strane”, e questo questo mi gratifica ulteriormente perchè penso sia già parte di lei.
Devo ringraziare Sabine per gli strumenti che mi ha dato!
Patrizia
grazie Patrizia della bella testimonianza: recuperare il buon senso e i rimedi semplici è il nostro dovere. Tutto quello che facciamo e soprattutto esprimiamo con le parole diventa la base dell’ agire, pensare e fare dei nostri figli. Quando mio figlio prendeva tornando da scuola l’ acqua in bicicletta mi sono ben guardata a dire che ci si prende il raffreddore. Ho sempre solo chiesto se era bello girare sotto la pioggia e che magari era pure cresciuto come le piante… poi via a farsi una bella doccia di ripristino. I bambini, futuri adulti imparano il modus pensandi esattamente cosi. Grazie ancora :-)
Salve! Vorrei porle un quesito. Giulia, che ha quasi 3 anni, non è mai stata vaccinata. Ora peró mi viene il dubbio che sia il momento di vaccinarla per il tetano. È una piccola selvaggia, amante della natura in tutte le sue forme, e io la lascio libera di correre sull’erba a piedi nudi, di raccogliere qualunque cosa in giardino e di scavare con le manine nella terra e nella sabbia.
Ho sentito che è possibile fare un esame sanguigno per scoprire se è coperta naturalmente e quindi non è necessario il vaccino. È possibile? Che ne pensa della vaccinazione per il tetano? Ci sono delle precauzioni da prendere prima di vaccinarla?
salve Vania, non bisogna credere che un bambino vaccinato contro il tetano sia protetto (nel senso che dopo può sporcarsi con tanto di ferite a go-go)… gli anticorpi specifici sono mai l’unica e mai la più importante difesa dell’organismo. In tutte le malattie conta soprattutto il sistema immunitario più antico (rustico ma piuttosto efficiente): il cosi detto “sistema dell’ immunità aspecifica”.
Il tetano sopravvive solo in ambienti veramente anaerobici che in una ferita comune non esistono. Se si inietta in una coscia di topino (povero topo da laboratorio-sic) i batteri del tetano, l’animale non sviluppa la patologia…se invece prima dell’iniezione si crea un’ematoma (botta sulla coscia) allora si che i batteri del tetano sopravvivono, sviluppano la neuro-tossina e il topo si ammala.
Quindi il vaccino ha in realtà una “forte funzione positiva emotiva”. Ma attenzione: ogni ferita sporca va lavata con acqua corrente e disinfettata con abbondante Acqua Ossigenata…sia nel soggetto vaccinato e no.
La decisione pro o contra le vaccinazioni richiede tempo e studio. Nessun medico può decidere per voi! Siccome firmate in quanto genitori è giusto informarsi in prima persona e valutare i pro e contra.
Dr Roberto Gava e Dr Eugenio Serravalle hanno scritti tanti libri per farsi un’idea ragionata, personale e serena… uno dei ultimi proprio sul tetano.
Grazie dell’esauriente risposta(come sempre!).
Grazie anche di avermi suggerito dei testi su cui documentarmi.
Ha la capacitá di quietare le mie ansie di mamma e di stimolarmi all’informazione con estrema,efficace,semplicità!
Grazie ancora!
grazie,
davvero una lettura che colpisce. ricca di consigli.
è da tempo che cercavo un riferimento come questo.
da mamma ansiosa, però chiedo che fare quando non si tratta di sola febbre, ma di otite, placche in gola, bronchiti e via dicendo,
grazie ancora,
ben arrivata qui Elena,
L’ ansia è del tutto normale… per superarla ci tocca invece studiare! Chi conosce bene la matematica non ne ha più paura-e chi conosce bene la logica del corpo umano semplicemente non ha più paura.
Le otiti, le placche tonsillari e le bronchiti sono malattie delle mucose-quindi delle “mucositi”… dipendono quasi tutte dall’ alimentazione sbagliata e possono essere curate benissimo rinforzando e accompagnando il sist immunitario e modificando l’ alimentazione. Meglio farsi aiutare all’ inizio da un medico esperto in terapie naturali… ma se state attente imparate presto come fare anche da sole.
:-)
Un post che non è solo un post. E’ un salva genitore.
Faccio parte di quella ondata di genitori che hanno scelto il parto in casa, di non vaccinare il figlio, di non dargli antibiotici (fin qui, in 8 anni, “solo” due volte), di mangiare la frutta e la verdura del contadino (biodinamico!).
Con il tuo permesso corro a pubblicare questo utile post nella pagina Facebook del libro “SOS mamma – tanti consigli di salvezza per mamme super stressate”
E visto che ci sono anche in quella dell’Agenda delle mamme
h
E grazie!
ps Felice di averti conosciuta grazie alla segnalazione della nostra amica in comune, la Sonia de Il pasto nudo ; )
Cristina, ben arrivata… e tante grazie del simpatico commento e per la diffusione sui tuoi canali. Sonia del ilpastonudo è una sorta di calamita per curiosi consapevoli!
La febbre è veramente un grande amico: basta conoscere le sue regole :-)
che sensazione di spazio ampio…….
ciao Sabine, ci siamo conosciute pochi giorni fa per mia figlia Uma. dalla prima sera dopo il nostro incontro ho cominciato a proporle il cibo secondo i tuoi suggerimenti, con tanto di bagnetto al sale prima per stimolare un po’ l’appetito. risultati immediati! ora il pasto è una gioia e mi sembra mi si siano tolti 100 chili dalle spalle (che mi sono resa conto di avere, ovviamente, solo nel momento in cui non li ho più sentiti). Il tuo parlare chiaro sulla febbre è un’ulteriore alleggerimento, nella sua profondità di visione: senza il sostegno di una comunità di donne, come accade per esempio nei villaggi africani ancora, certe mie idee vengono facilmente prese come “stranezze istintive”, ed è un sollievo poter far leggere il parere di un medico al proposito. Uma, non vaccinata, svezzata con pasti preparati sempre da me e latte di capra, ha un’energia sovrumana! anche nella malattia, combatte come un guerriero e tocca i 40, ma come tu giustamente sostieni, le passo la mia forza: il mio corpo non conosce antibiotici ed ha viaggiato per giorni molto spesso a temperature altissime, e per questo ringrazio i miei genitori…. è tutto talmente collegato sempre che non voler accorgersene è proprio da sbruffoni, no? c’è molta partecipazione su questo sito e mi riempie il cuore di gioia. grazie e buoni sogni!
Irene, grazie di cuore per questo commento pieno di calore!!…
Salve, sono spesso sggetta a influenze con mal di gola, mal di orecchie, …da 3 anni che la febbre non mi viene piu in soccorso, la mia temperatura di solito va da 34- 35,5, a 36 ho qualche problemino, ma oltre 36, 6 non vado torna indietro e il mio malessere me lo porto per giorni…spero sempre che sia la volta buona che mi venga, cosi da debellare i virus, e ora credo che si sia sballato qualcosa dentro di me, puo darmi un consiglio a capire? grazie
Salve Marilena, … qui non si può fare diagnosi. serve un buon terapista per capire cosa è successo. Dare la colpa ai Virus sarà di moda, ma io non ci credo. Quasi sempre è colpa nostra: poco riposo, vita stressante, alimentazione poco vitale e pensieri poco allegri.
:-) Coraggio: chi cerca trova!
Buongiorno Sabine, leggo solo ora questo bel post sulla febbre e la ringrazio di cuore.
Oggi mi sto riprendendo dalla terza febbre (a 40) in meno di tre mesi e quanto mi solleva trovare preziosi consigli e vere informazioni, alla faccia di nonne-suocere-sorelle-amiche-vicinedicasa che, con tono di rimprovero, mi dicono che almeno questa volta un antibiotico me lo devo prendere!
E poi sono mamma di Tommaso, 3 anni, che per fortuna mi saltella intorno energico senza essere contagiato dai miei malesseri, e le sue dritte un giorno saranno utili anche per le sue febbri. E infine, bello leggere che non sono stata poi così incosciente a non vaccinarlo.
Con stima,
Valeria
Valeria, carissima… grazie della testimonianza! spero che la febbre abbia fatto un bel ri-collaudo al suo sistema immunitario.
A me la febbre viene mediamente ogni 7 anni… e me la godo quasi sempre!
Se i bambini hanno avuto anche un solo caso di convulsioni (questa cosa della differenza di temperatura gambe-testa nessuno dei 20 pediatri visti rispetto a questo tema me l’ha detta, ma la tengo in considerazione…) va SEMPRE dato l’antipiretico a 37.5
fonte: pediatri ospedalieri.
La febbre è una gran bella cosa, vero (non è ironico), ma farsi le corse con un bambino esanime e/o convulsivo verso il pronto soccorso, vedere tua figlia urlare terrorizzata, aghi nel braccio, o dentro la tac per esaminare il cervello, o con tutti i “chiodini” in testa per due – tre eeg, con stroboscopica, dormire a comando, ecc. ecc….
non è di certo bello.
quindi, per evitare, a 37.5, zak, antipiretico (allopatico o omeopatico, a seconda di quanto sono sopra e di come è messa la gola)
l’anno scorso eravamo riusciti ad arrivare ad aspettare i 38, ma due settimane fa nuova corsa all’ospedale… e siamo tornati ai 37.5
Grazie dabogirl per questa testimonianza.
La febbre può dare convulsioni in determinate situazioni e soprattutto in certe *costituzioni*; cioè quelle che chiamiamo in omeopatia “bambini nervini”… sono bimbi particolarmente sensibili: sentono rumori prima degli altri, reggono poco lo stress,.. in somma sono potenzialmente sensitivi. Da grandi si rivelano spesso particolarmente sensibili, creativi, persone non comuni. Questi soggetti si possono rinforzare moltissimo attraverso una vita all’aria aperta, camminare, giocare classico ( Tv, elettronica sono “veleni” perché eccitano il sistema neuro-vegetativo…quindi giochi con materiali tipo legno, argilla, disegnare, costruzioni, etc). L’alimentazione deve essere ricca di magnesio (è un antispastico potentissimo), eventualmente si può anche integrare con dei rimedi mirati. L’alimentazione non troppo proteica, ricca di frutta e verdura, no bibite industriali(eccitano il neuro-vegetativo)
Per fortuna le convulsioni spariscono praticamente dopo i 3 anni e pian piano tutto questo stress si può dimenticare :-)
Gentilissima dottoressa Sabine,
il suo articolo é molto interessante, vien voglia di stamparlo e impararlo a memoria, fino ad assimilarlo fin nelle ossa.
L´ho letto un paio di giorni fa, ma quando ho visto mio figlio (20 mesi) star male con 39,7 non ho resistito e gli ho dato la tachipirina.
La sera la febbre ha toccato i 40,5 (temp. rettale) e allora siamo andati in ospedale.
Abito in Svezia, e qui la prassi é fare gli esami di routine, che nel caso non hanno evidenziato nulla.
Aggiungo che siamo usciti di casa e dopo un´ora e mezza circa (l´ospedale dista circa 40 minuti di macchina) la temperatura era scesa senza antipiretico (la temperatura ascellare era ben sotto i 40 gradi).
In ospedale comunque gli hanno dato tachipirina e non hanno riscontrato nulla (hanno condotto esami oggettivi su sangue, urine e tampone faringeo).
La dottoressa che lo ha visitato mi ha spiegato che virus e batteri possono causare febbri della durata di tre o cinque giorni, senza che necessariamente siano interssate le vie aeree o altro (cosa che non sapevo).
Ce ne siamo tornati a casa e l´indomani sono riuscita a resistere alla tentazione di dargli altro antipiretico, impresa resa piú semplice dal fatto che lui era un po´piú su di tono e la febbre non ha superato i 39,1.
Ho notato che ha molto spesso i linfonodi della gola piú o meno ingrossati, anche lontano da episodi di raffreddamento, l´ho accennato alla dottoressa che lo segue, ma non gli ha dato molta importanza.
Io sono una madre ansiosa (si sará capito a questo punto), e non ho resistito alle pressioni sui vaccini, quindi Alessandro ha fatto i vaccini previsti qui in Svezia a tre, sei e nove mesi (difterite, tetano, pertosse, polio, aemophilus influenze typ B, Hib., e pneumococco). Quella morbillo-parotite-rosolia non l´ha fatta.
Devo dire che il dottore é rimasto di stucco quando ha saputo che in Italia alcune vaccinazioni sono obbligatorie (qui non lo sono, seppure ci sia molto conformismo).
A puro titolo informativo volevo segnalare (forse ne é giá al corrente) che un paio di anni fa c´é stata una vasta campagna per la vaccinazione contro l´influenza suina. Moltissimi l´hanno fatta e in Svezia e Norvegia si sono registrati diversi casi di ragazzi adolescenti che hanno avuto problemi neurologici (sintomi di letargia ed altro) dopo il vaccino, non si sa se permanenti.
Volevo solo aggiungere (perdoni il post molto lungo) che in gennaio il mio nipotino di undici anni, che vive in Italia, ha sviluppato la sindrome Steven-Johnson. Ricoverato per quasi tre settimane, per fortuna ne é uscito indenne, ma sono stati giorni veramente molto cupi per tutti noi.
Il bambino in questione ha una storia di assunzione frequenti di antibiotici e cortisonici.
Ritiene che un ricorso frequente a questo tipo di farmaci possa relazionarsi con reazioni (anche tardive) di questo tipo?
Il mio piccolo é sfebbrato da due giorni, sebbene ieri fosse estremamente irritabile e dorma significativamente di piú!
Tengo le dita incrociate e dopo questo battesimo di fuoco (la sua prima febbre a 40) sará dura, ma cercheró di mettere in pratica i suoi preziosi consigli!
Grazie!
Salve Pina, ben arrivata in questo post “sempre un pò caldino”:-)
Grazie tante per la testimonianza, una costellazione tipica: mamma ansiosa, primogenito in crescita che cerca di farsi la propria strada nella vita. A 20 mesi dopo un bel grappolo di vaccini avrà il diritto (biologico) di farsi 4-5 gg di febbre…no!?
Da quando il mondo è mondo i bimbi crescono a scatto e il più delle volte sotto febbre… che non sia sempre una passeggiata è chiaro, ma nulla è privo di rischio; quindi usiamo il buon senso come già descritto nel post.
Il problema del nipotino non cade certamente dal cielo. Ogni patologia importante è come un puzzle: fatto di tanti singoli pezzi. La mono-causa non esiste. Un pò come dice il detto popolare: “quando i nodi vengono al pettine…”
Tanti auguri per questa avventura di “mamma in crescita”… :-)
Felice di conoscerti,
ho incontrato il tuo blog ,un po’ come spesso succede,per caso girellando per il web.Non ricordo da dove ero partita ma so che sono approdata ad una qualche ricetta e poi a cashin e quindi a te.
Che incontro fantastico,istruttivo,illuminante,articoli magistralmente scritti,tante cose che desideravo leggere e che sento prepotentemente dentro come semplice saggezza supportata dalla scienza.
Complimenti,io intanto continuo a leggerti.
Marcella
Marcella, benvenuta qui… sono contenta! La rete funziona un pò come girare per mercatini… si trova senza cercare :-)
Mio figlio di 4 anni da Aprile continua ad avere la febbre ogni sertimana,dal 13 al 20 aprile con valori molto alti dai 39 ai 40. Poi nuovamente a metá maggio sempre sui 39 per 3 gg,poi il mercoledí successivo nuovamente a 39 per 3 4 gg e ora ci risiamo ma stavolta si tratta solo di alterazione,lunedí eseguiremo l’esame delle urine. Mentre hli esami del sangue sono giá stati esegiiti un mese e mezzo fa con i seguenti valori pcr 0,73,hb 10.9 gb 3.570 n24.4 L 60
Ematocrito 31.7
Formila leucocitaria
Neutrofili 0.87
Eosinofoli0.01
Le ho scrittp solo i valori non in regola con i valori di riferimento.
Io non so piú fare o che pensare soprattutto.
Lui ha le adenoidi grosse e le tonsille ipertrofiche ,le ghiandole del collo regolari gli orecchi ok.apparentemente é sano,ma queste febbri settimanali mi destabilizzano.
É il caso di fare di nuovo gli esami del sangue?
La ringrazio per l’attenzione.
Cordialitá
cara Alice. il sistema immunitario non conosce ne dottori ne esami del sangue, ma fa i conti con una sua logica antica, acquisita nei secoli sulla terra. Se la febbre torna il sistema ha i suoi ragionamenti.
Ci sono due strade. 1) sopprimere i sintomi 2) ragionare sul caso per comprendere il perché e spalleggiare il sistema.
Consiglio di consultare un/a collega che ragiona in tale senso. Probabilmente l’apparato l’infatico è sovraccarico di ogni…visto che tonsille e adenoidi sono congestionati. Se mangia tanti/troppi latticini e proteine animali è facile che avviene… ma non si deve mai generalizzare; quindi meglio consultare chi se ne intende e scova i singoli componenti del rebus. :-)
Ciao, ottimo post, l’ho letto tutto d’un fiato e sono convinta che la febbre sia un ottimo alleato.
Putroppo, nel mio caso, la febbre non mi “assiste” più da quasi tre anni, e cioè da quando ho preso una strana otite. Dico strana perchè era un misto tra mal di testa molto forte e dolori ai lati del collo e orecchie.
Ricordo perfettamente che la febbre non mi è salita come faceva di solito; perchè in genere con una qualsiasi infezione virale o batterica mi facevo un bel febbrone e dopo tre o quattro giorni ero come nuova. Da allora non mi è più venuta, anche se soffro di raffreddori in continuazione, sinusiti ecc. Ho spesso sintomi di disagio che ricordano quelli febbrili come ad esempio l’indolenzimento articolare, la sensazione di freddo… non ultima la bronchite che mi è venuta pochi giorni fa, molto fastidiosa, tanto che ho dovuto ricorrere al medico che mi ha prescritto gli antibiotici, ma la febbre non è assolutamente comparsa. Se provo la tremperatura (con qualsiasi termometro) niente di niente, 36,5°.
Quale può essere la spiegazione di tutto questo?
cara Elena,
la febbre richiede molta energia… quindi è indispensabile una sorta di buon stato energetico di base per potersi difendere in maniera adeguata dalle infezioni.
Se le sue reazioni sono così “fredde”(appunto non-febbrile) sono chiamate anche croniche… e potrebbero segnare una scarsa energia di base.
Consiglierei di stare più al sole in estate… dormire di più e andare anche presto a letto. Se possibile fare qualche Sauna o bagno Turco…oppure andare alle Terme. A casa si può fare bagni belli caldi; magari con essenze (scegliere col suo “naso”) o bicarbonato o sale integrale.
Non mangiare tanto cibo crudo (mai per esempio insalata di sera), ma piuttosto cotto e scottato soprattutto in padella con un filo di olio di oliva buono. Se mangia la carne, molto bene se stracotta col vino rosso (per esempio spezzatino).
Bere spesso acqua calda, ma anche tisane calde. Mangiare peperoncino e zenzero…andare a letto con la borsa dell’ acqua calda e fare dei gran pediluvi caldissimi (+ sale integrale) prima di andare a letto… insomma si può fare parecchio:-)
Anch’io non so come sono arrivata qua ma per me ora il suo sito è un punto di riferimento nei periodi di “crisi”. Grazie Sabine, resto sempre in attesa del post sui vaccini (ho una bimba di 16 mesi non vaccinata e mi interessa molto il suo sapere)
Ogni volta che arriva la febbre, arrivo qui a rileggere tutto. È il mio antidoto per l’ansia che mi mettono continuando a ripetermi di dare l’antipiretico. Ma tenace, resisto, e alla fine passano anche i febbroni.
Grazie per i preziosi consigli!
Salve Dottoressa, la ringrazio infinitamente per i suoi consigli, che poi sono veri e propri consulti medici. Le volevo fare una domanda se mi p permesso. Mia figlia di 2 anni ha avuto la febbre, io ho seguito i suoi consigli, e mi sono trovata benissimo, solo che non ho capito bene se deve rimanere totalmente in body, oppure la parte di sotto va tenuta al caldo, e devo scoprire di più la parte superiore del corpo lasciando coperto il torace. Io ho tenuto dei calzini e i pantaloni leggeri di pigiama, sopra body cotone maniche corte. Ho pensato che se la parte inferiore doveva essere calda e la parte superiore fredda, era l’unico modo, anche perchè tremava tanto, allora ho incrementato il calore coprendo la parte inferiore con le coperte.
Insomma sono alle prime armi, ma per istinto ho sempre sentito che la febbre deve sfogare, come ho sempre sentito che vaccinare è pericoloso, per tanto non l’ho fatta vaccinare.
Grazie
Anch’io ad ogni febbre torno a leggere questo post e lo uso come riferimento per chi vuole convincermi a dare per forza la tachipirina al piccolo. Aiuta dire che si seguono le indicazioni di un medico :-) Grazie mille Sabine.
Ciao Sabine,
ogni volta che il mio piccolo ha la febbre (per fortuna è successo solo 3 volte in 2 anni) vado nel panico e mi ricordo del tuo bell articolo. Me lo leggo e rileggo, tutto sembra più leggero e un po’ l’ansia mi passa… spero col tempo di non provarla proprio più. Il problema è che il bimbo ancora non parla molto e non può dirmi cosa prova, quindi non so come alleviargli il malessere. Crescendo sarà più semplice… o no!? :)
Ti ringrazio!
Salve Chiara, mi fa piacere che passa sul mio blog…
la parola *crisi* che deriva dal greco (krisis) significa *separare* oppure nel figurativo anche *decidere*… esattamente quello che fa la febbre: separa le parti sane (molto resitente alla febbre; anzi per certi versi aumentano la loro capacità) dalle parti malate (cellule deboli o degenerate… germi, che sono termolabili…). Chi ha capito questo può decidere da solo se conviene vaccinare o meno (evitare malattie febbrili… pericolose; in realtà solo per chi è debole per conto proprio). L’articolo su questo tema era pronto-ma il mio computer ha deciso diversamente e si è rotto. Quando mi viene l’ispirazione mi ci ri-metto :-)
Sara, grazie del commento sincero.
In effetti spesso gli antipiretici sono una sorta di “psicofarmaco” per il genitore… la paura della febbre è acquisita dal comportamento dei vostri genitori quando eravate piccoli.
Non mi stancherò mai a spiegare che conta non solo la temperatura… ma anche lo stato generale del bambino-quando vediamo/sentiamo che subisce la febbre anzichè reggerla si può anche dare un antipiretico naturale o farmacologico… ma solo per togliere la punta alta; e mai per farla precipitare a livelli “normali” :-)
Alice, le donne sono ottime osservatrici… vediamo subito quando una persona a noi vicina non sta bene… anche se dice nulla. Per i bambini vale la stessa regola… osserviamo.
Mi fido molto delle sensazioni delle mamme; non sbagliano quasi mai. L’ansia taglia purtroppo i nostri sensori verso l’altro… per questo bisogna allenarsi ogni giorno a percepire l’altro.
Solo che decenni fa c’erano 3 o più donne in casa… e molte con esperienza pratica e personale… allora si divideva le decisioni… ed era più facile da gestire. Le donne funzionano meglio in gruppo. Dobbiamo (re)impararlo… conviene a noi e alla società intera :-)
Diara, salve… e grazie di aver lasciato questa traccia dopo il passaggio di lettura. Vedo dal numero delle segnalazioni su FB (oggi siamo arrivati a 1K… credo significa 1000) che l’argomento è sempre “caldo”. :-)
È verissimo. Lo scorso anno c’era qui mia madre e tutto è filato via liscio… persino la febbre! Dopo tre giorni se n’era andata. Quest’anno siamo solo io e mio marito e ci siamo ammalati anche noi. È dura! Viva le famiglie numerose e le comunità!
Salve non sò se potete aiutarmi o comunque darmi qualche delucidazione in merito a quello che mi succede, vi spiego:
Sono un ragazzo di 24 anni soffro di emicrania da quando ho circa 7 anni, negli anni i miei mal di testa sono mutati hanno cambiato intensità ma non mi hanno mai abbandonato, un altro fattore strano è che non ho febbre alta da piu’ di dieci anni (>38) e non sono quasi mai raffreddato. La cosa strana che ho notato è che praticamente le poche volte che ho uno stato influenzale in atto non soffro di emicrania e con tutto ciò che è annesso, per esempio ho notato che in condizioni normali quando pranzo e faccio il riposino pomeridiano questo mi comporta indigesto ed emicrania all’90% cosa che non avviene con l’influenza in corso, non sò se questo sia normale io penso sia una qualche specie di sfogo del mio corpo e quindi questo va a sostituire il mal di testa, comunque attendo una risposta da un esperto..Grazie anticipatamente..
Buonasera dott.l’ ho seguita questi anni e nn sa quanto mi è stata di aiuto,mia figlia quando si ammala ..si ammala molto bene e supera sempre i 40 … Ludo anni sei e mezzo,le volevo,fare una domanda il 1/01 e ‘ venuto febbrone il 2 l ha vista il pediatra ed aveva le placche tonsillite e via antibiotico…febbre a 39 /40 fino ad ieri il 5/01 che è’ scesa a 38 …però solo la sera mi ha dato 38 durante il giorno no,oggi sempre stata bassa e in serata 37.6…volevo chiedere da quando si considera sfebbrata sopratutto per il rientro a scuola?Ludovica oggi mi sembrava ok solo ovviamente un po’ stanca…cosa mi consiglia x il rientro? Domani ovviamente nn la mandò..ma aspetterebbe due giorni sotto i 37 prima della scuola? Magari domani a prendere un po’ d aria la porterei….grazie dott.ssa se mi potrà rispondere la ringrazio davvero molto..
Salve Cristina,
non esistono ovviamente regole fisse, se non il buon senso :-)
Comunque la convalescenza è un periodo molto importante anche per il sistema immunitario; la ripresa delle abitudini alimentari, delle forze e della “voglia di fare”.
Perfetto uscire ogni giorno per una buona ora… correre scarica bene la linfa e il corpo riprende meglio le sue funzioni.
In questo caso 3 gg senza febbre attenderei… (anche la sera deve essere sfebbrata).
Se fa il “tempo pieno” aspetterei forse un giorno in più… è impegnativo stare a scuola fino alle 16.30, ma se la bimba desidera tornare a scuola ascoltiamo anche la sua voce… così impara a prendere le prime decisioni importanti. :-)
Ciao, io sono celiaca, diagnosticata in età matura in quanto affetta da una forma asintomatica (che poi completamente asintomatica non era).
Conosco persone che avevano come unico sintomo della celiachia la psoriasi, oppure solo la tosse secca persistente, altri solo infertilità…. e così via.
So di alcune persone che avevano solo emicrania, da sempre.
Ho pensato di dirtelo.
In bocca al lupo
carissima dottoressa,
anche se sono nuova del sito e ho letto solo poche cose qua e là, già mi sono innamorata di lei e di quanto scrive.
volevo chiederle solo un ‘opinione. Mio figlio di un anno ha la febbre da 4 giorni solo di notte. Verso le 3 si sveglia per attaccarsi (sì gli do ancora il mio latte ;)) e lo sento sempre caldo. Ha avuto solo una punta di 38.9 una notte poi sempre intorno ai 38 che poi scompare di mattina. Oggi, 4 giorno, aveva 37,4. Non gli ho dato mai nulla anche perché continua a dormire e vedo che sfebbra da solo. Mi da tanto l’idea che si stia autocurando… ma non vorrei essere troppo leggera… io ho sempre il problema che mi preoccupo poco… almeno di qs mi accusa a volte mio marito :).
intanto la ringrazio per i suoi meravigliosi commenti e le riscriverò presto perché mi sto appassionando a tutte le sezioni del sito, soprattutto all’alimentazione!
Aiuto, ho la febbre che ogni settimana mi torna ed arriva a punte di 38.3
Sto cercando di tenere il ghiaccio sulla zona inguinale e provo del sollievo dopo l’applicazione
Ci sta che questa ripetuta febbre sia dovuta a una piccola presenza di placche sulle tonsille?
Ho un bimbo di 2 anni e 3 mesi……ha avuto la febbre 4 volte in questo arco di tempo e per 4 volte ha avuto le convulsioni, l’ultima volta è salita a 38° in 40 minuti, tachipirina, impacchi sulle gambe di acqua tiepida…ma dopo 30 minuti ZAC la convulsione….trattata con micropam con successo.
Anche a me hanno detto di mettere a 37.5 la tachipirina….ma ogni volta la febbre ti frega…il neuropsichiatra che fa gli eeg a mio figlio mi rimproverata aspramente sul perchè non avessi dato a mio figlio la novalgina con l’effortil. PEr me sta diventando un incubo, controllo mio figlio ogni mezz’ora con la scusa di accarezzargli la fronte….la notte non dormo più perchè ho paura che possa salirgli la febbre all’improvviso e possa non accorgermene. Io lavoro 8 ore al giorno, esco ogni giorno il bambino per portarlo da mia madre con pioggia, vento, sole…qualsiasi temperatura, non sono mai stata manica dell’igiene estrema proprio per dargli la possibilità di farsi gli anticorpi….ma sto diventando eccessivamente protettiva, al solo pensiero che a mio figlio possa venire la febbre io sto male….e sto male veramente, vomito e ho cali di pressione, sul momento riesco a dargli tutto l’aiuto di cui ha bisogno mantenendo la calma ed il sangue freddo….poi crollo. Come si ci comporta in questi casi???
Carissima Raffaella, rispondo tardi-ma rispondo!
Non si deve generalizzare; ma ricordiamoci che la febbre è uno STRUMENTO che usa il nostro corpo in tantissime occasioni: aumentare le difese-velocizzare processi metabolici-desintossicarsi-elaborare traumi, emozioni forti-crescere: nel senso che le ossa si allungano meglio e più velocemente con la febbre…. anche i denti scendono meglio con la febbre, specie di notte (i bambini crescono durante la notte-quando vige il VAGOTONO)….
Se l’unico intervento terapeutico è un antipiretico non abbiamo fatto altro che una “cosmesi di un SINTOMO”… quindi al corpo abbiamo *tolto* un suo STRUMENTO!… Dobbiamo ragionare, la paura (p.es. delle convulsioni) è un pessimo consigliere.
Per questo motivo ha scritto il post sulla febbre… pre comprendere il suo immenso valore!
Quindi è probabile che il figliolo avesse una fase di crescita, ma vado per ipotesi: non si fanno diagnosi via mail :-))
E grazie anche per “l’innamoramento”!…
Io amo la Vita; perché ci insegna con infinita pazienza e dedizione :-)
Che bello ricevere una sua risposta! La fa sentire molto vicina a noi… Anche se mi sono un po’ vergognata per quel post che in realtà non aveva nulla di grave.. Ci sono state altre febbri, ieri siamo venuti fuori da una tre giorni di febbre a 40 con tachipirina ogni volta che raggiungeva i 39,5/40 e discussioni in famiglia perché io avevo bene in mente il suo articolo… Anche il mio pediatra mi ha strillata perché abbiamo dato l’antipiretico: “se il corpo ha messo su qs meccanismo di difesa un motivo ci sarà … Se lei continua a voler abbassare la febbre, il corpo non farà altro che rimetterla in campo finché non avrà debellato ciò da cui si sta difendendo. Certo che vedere il piccolo soffrente con 40 e passa non é stato facile… Anche perché avevo tutti contro, visto che “tutti” fanno in altro modo .. Ma in fondo ci passo continuamente visto che ho deciso di non vaccinarlo nemmeno… ;).. In ogni caso il mio pediatra (omeopata) mi ha dato solo un rimedio per alzare i chetoni e fornire una difesa in tal modo contro la possibilità di convulsioni… Oggi finalmente senza febbre! Un saluto a tutti. Che bella la condivisione….
Volevo aggiungere che dopo la febbre del primo post ha cominciato a camminare …un anno e un mese… Visto il febbrone di questa volta declamerà la Divina Commedia??? … O magari mi chiamerà semplicemente… mamma…
Carissima Marilu,
non posso certamente fare terapia e/o diagnosi via rete…
Ma ho notato che qui tutti sono unicamente concentrati sulla (terribile) febbre dimenticando che “sotto” a questa situazione ci abita un bambino!
Dobbiamo chiederci innanzitutto quale tipologia di bambino
Nella medicina naturale guardiamo moltissimo le costituzioni… ci sono persone particolarmente “nervine” che significa che sono dalla nascità estremamente sensibile; significa che hanno un sistema neuro-vegetativo molto reattivo; sensibile appunto.
Questo non è affatto un dato negativo; ma una importantissima informazione da sfruttare… i personaggi nervini hanno bisogno di attivarsi fisicamente/manualmente per scaricare la loro forte sensibilità “a terra”… utilissima anche la creatività che in un bimbo così piccolo è il gioco con materiali semplici ed essenziali (e non giochi elettronici-cellulari-e suonerie elettroniche varie che eccitano il sistema neurovegetativo al massimo). Anche il rumore eccessivo; urla, traffico, musica strillante non fanno bene…ma abbassano le soglie della tolleranza personale.
Poi dobbiamo considerare la salute in generale, i vaccino effettuati, terapie antibiotiche, cortisoniche, il tipo di alimentazione: tutto conglomera in un gran insieme.
Le convulsioni fanno parte in senso lato delle costituzioni di “spasmofilia”; sono persone propense a produrre quadri spastici, crampi, coliche e via dicendo. La spasmofilia è quasi sempre curabile con il Magnesio. In omeopatia usiamo molto il Magnesio Phosphorico per rinforzare il sistema nervoso.
Il Magnesio è poi spesso assente nella nostra alimentazione moderna; è contenuto nei vegetali, soprattutto quelle verdi (è l’atomo centrale nella clorofilla!)…poi viene consumato massicciamente sotto stress-quindi le risorse possono mancare. Purtroppo non ha senso misurare il suo valore nel plasma sanguigno (essendo presente sopratutto endo-cellulare); quindi siamo costretti ad una valutazione unicamente clinica… che non è difficile se si ha esperienza.
Una convulsione può partire sia da febbre molto alta (39.5 -40)… ma molto spesso si innesca anche da uno *veloce sbalzo* della temperatura (sia da temperatura normale a valori alti che da temperatura alta a ipo-temperatura!)
Quindi esistono anche convulsioni in ipo-temperatura… poi magari diamo la colpa alla febbre-ma in realtà è stato la *discesa precipitosa* (magari anche da *eccessiva* dose di antipiretico).
Molto mi preoccupa invece la sua ansia-anticipatoria!… non serve nulla, anzi il bambino la sente di sicuro; invece ai bambini serve una mamma serena.
Le consiglio di rivolgersi ad un/a terapeuta olistico per darvi un rinforzo generale.
Marilu, vedo solo ora che ho ripetuto alcuni concetti (bambino nervino) che avevo già spiegato a @dabogiri. Ma ormai l’ho scritto… e non lo modifico più:-)
Andrea, la febbre ricorrente da una settimana!… potrebbero essere le tonsille, ma anche altro: influenza, stanchezza estrema…
Quindi: si va dal medico per avere una diagnosi. La rete non può sostituire uno sguardo professionale in gola.
Spero sia guarito :-)
grazie :) non preoccuparti se hai ripetuto il concetto….ribadire le cose non è mai un errore ;)
Cara Sabrine,ho scoperto anche io l’articolo perche la primogenita sta a casa con la varicella e naturalmente febbre alta(+39)da 4 giorni,oggi sta un po meglio,tosse forte e catarro,la mia domanda è: è normale che ogni mese puntulamente lei ha febbre alta? sia per raffreddori o placche,quasi sempre ha la gola rossa.Preciso che ha 21 mesi,e da gennaio non le do niente latte o latticcini,nemmeno al’asilo(sostituito con lo yogurt di soia)per una mia decisione personale dopo aver letto che crea “troppo muco” e nemmeno io (ne la piccola di 8 mesi )non le assumo più.Sfortunatamente,attacherà la varicella anche alla sorellina di 8 mesi(((gia prime tosse forte.Grazie di cuore e spero di avere le Sue chiarezze!!!!!
La verita’di una mamma……grazie
Carissima Xenia,che dire!
mi pare tanto ogni mese con una febbre alta. Comunque meglio alta che febbricola. Suppongo che la bambina va al nido!?
La febbre è una risposta *universale* quando il corpo lavora di più oppure più “a fondo” per eliminare germi-muco-stress-spaventi-emozioni intensi.
Dobbiamo sempre considerare tantissimi aspetti; perchè le “malattie” sono sempre multi-fattoriali: spesso centra il cibo(troppe proteine, pocchi vegetali)-se i bimbi giocano all’aperto o meno-le vaccinazioni-quanti farmaci prendono in unità di tempo-stress a casa o a scuola… “tutto fa brodo” dice un detto popolare. Poi si deve vedere la crescità… ci sono bambini che crescono proprio tanto durante le febbri, altri invece si bloccano nella crescità perchè la febbre costa anche parecchia energia.
Se lo stato generale è buono possiamo stare abbastanza tranquilli… se la gola è spesso rossa il problema sta comunque nell’intestino… e si deve individuare il cibo che disturba, a volte è il grano, a volte i latticini-affettati, dolci industriali, cioccolato scadente(quelli x bimbi)… sicuramente la mancanza di vegetali: frutta e verdure.
Poi la varicella… se la piccola di 8 mesi viene ancora alattata e se Lei ha avuto la varicella da bambina sarà una forma blanda. Se invece mancano gli anticorpi materni nel latte è da seguire un pò di più.
Ma la varicella è la malattia infantile più semplice… chi ha un buon sistema immunitario la supera benissimo e senza fatica.Si può fare bagni con acqua e sale integrale… le pustoline si chiudono in un batter d’occhio.
Mi dispiace che rispondo solo ora… ormai avrete superato :-)
…. si Raffaella, è proprio cosi: la febbre fa fare “scatti di crescità” incredibili :-)
Grazie per la risposta!La piccola di 8 mesi non ha preso più la varicella!:-) ma la primogenita,si,frequenta il nido da quando aveva 11 mesi,perche io èro incinta e non ho nessun aiuto in casa.Cioccolato non èra gradito fino a poco tempo fa,dalla bambina,come nessun altro dolce,lei preferisce la carne))I sighi che accompagnano la pasta sono fatti da me dalle verdure piu semplice e lessate,all’asilo ormai non metto le mani sul fuoco.Cerco di darle verdura e frutta,ma frutta mangia poco,e solo frullata,verdura invece di tutti tipi,basta che la frullo anche’essa,come un sugo.Pane le do integrale,da forno a legna.La bambina è delicatina,diciamo ha paura un po di tutto,un po timida,ha scoperto la violenza solo da poco tempo,all’asilo.Le ho fatto il test per celiachia,a 11 mesi è risultato negativo.Spesso raffreddori con tosse e febbre alta,si,lei è molto alta e magra,ed è vero,che cresce ancora piu dopo la febbre,ma cmq non mi piace che le viene ogni mese.I Vaccini fatti tutti,perche mio marito non vuole sentire “il non vaccinare i bimbi” e non posso decidere solo io,anche perchè mi manca l’informazione acompleta,e nel insaputa…èenso ognitanto anche a questo fatto,ma poi lei dalla nascita non ha mai avuto nulla,fino a 14 mesi,primo raffreddore,gia quando andava al nido.Il latte materno io ho avuto sempre poco,solo 50 g al giorno,o fatto di tutto,ma niente ha fatto venire la montata,con entrambe le bimbe,piangevano di fame e mai avuto seno pieno o macchiato qc.Allattate solo pocchi mesi,con aggiunta,la prima dopo 1 mese,la seconda fin da subito,perche urlava tutta la notte e giorno affamata.Grazie lo stesso per la tua risposta,e scusa che ti ho scritto un libro qua.Buona giornata!
Grazie per lo splendido articolo. Concordo su tutto!
Ho un bimbo di 19 mesi non vaccinato, vegetariano che a 10 mesi ha avuto la prima febbre.
Non ci siamo allarmati, abbiamo atteso ma, ovviamente, l’orda di parenti ci spingeva a fare una visita dalla pediatra. Abbiamo ceduto e abbiamo fatto la visita che è stata frettolosa e superficiale. Il responso fu “otite”.
Non eravamo convinti, il bimbo non si lamentava toccando nella zona delle orecchie, non piangeva, era solo abbacchiato quando la febbre saliva (anche quasi a 40°), ma poi dopo mezzora era di nuovo giocherellone come sempre. Non aveva tosse, raffreddore.
Prescrizione: solita dose diantibiotici (per 8 giorni!!), antipiretici etc..Ma non eravano coinvitni come dicevo, così abbiamo atteso un altro giorno (il terzo) e siamo andati da un omeopata che ci ha detto, dopo la visita approfondita, che il bimbo non aveva nulla. Erano solo i denti che infatti da lì a qualche settimana iniziarono ad uscire.
Due giorni scarsi ancora e il nostro bimbo, senza nessuna medicina, è guarito perfettamente.
Ho cambiato pediatra…ovviamente.
PS Ad oggi solo un altro episodio di tosse curata con amore e cibo veg e passata benissimo.
L’articolo mi è piaciuto molto l’ho trovato molto interessante secondo me ci sono delle situazioni in cui sono necessarie cure specifiche. Per esempio lo streptococco se non curato con antibiotici circola il virus negli altri organi e possono causare gravi danni. Oppure le bronchiti batteriche, molto pericolose. 2 anni fa nel mio paese e’ morta una bimba di 3 anni per una bronchite mal curata.
Salve dottoressa , volevo chiederLe se è possibile avere un punto di vista sui vaccini pediatrici. Spero con tutto il cuore che Lei possa rispondere, mi dica se ci sono già post scritti in precedenza, io ho cercato ma non li ho trovati. ATTENDO UNA SUA RISPOSTA GRAZIE
Dottoressa ha più scritto il post. sui vaccini :–) non mi prenda a pedate
Salve sono un ragazzo di 16 anni, nei giorni precedenti ho a uto la febbre molto alta, 39 gradi senza tachipirina, poi ho iniziato a prenderne due tachipirine al giorno, ora ho di nuovo la febbre a 39 gradi ma incredibilmente mi sento bene, questo cosa può significare? Che ormai il mio sistema immunitario sta debellando del tutto il virus? Grazie in anticipo
Cara Sabine, ogni tanto torno a rileggermi questo tuo utilissimo articolo e mi ripeto i concetti chiave come un mantra! Perfino adesso, alle 2.30 di notte, con la piccola di 18 mesi bollente (abbiamo toccato i 40) e nella testa un miliardo di dubbi .. Che fatica essere un genitore che si mette in discussione. Sarebbe molto più facile pensare febbre+paracetamolo=bimba sana, sonni tranquilli e tutti felici. Invece marito e figlia ronfano e io sono qui a pensare, cercare, ragionare..aiuto! Spero di non essere la madre peggiore del mondo!
Bisognerebbe fare una statistica per vedere quante volte questo articolo è stato letto di notte!
Condivido pienamente! Sono una mamma in continua “formazione” e spesso in contrasto col pensiero convenzionale di alcuni familiari e amici; è piacevole, confortante e stimolante leggere le sue parole.
Grazie per il lavoro che porta avanti!
Cara Margherita; “la madre peggiore del mondo”… ma cosa vuol dire!?
Coraggio, madre si diventa piano piano… e non casca il mondo quando si dà ogni tanto un antipiretico di sintesi se non si sà come affrontare la febbre diversamente.
Sicuramente è cresciuta un paio di centimetri o ha messo fuori qualche dente o canticchia senza pause :-)
Armida, non sò quanti… ma sicuramente è l’articolo in assoluto più gettonato del blog!… e immagino che la percentuale notturna sia piuttosto altina :-)
Simona, grazie. Quando lasciate questi commenti mi regalate una carica di energia e la conferma che ho trovato la formula giusta :-))
Io personalmente lo rileggo con piacere di tanto in tanto, se di giorno trovo ogni volta spunti di riflessione interessanti, di notte ne apprezzo il potere calmante e rassicurante, trovo che spesso si ricorre all’antipiretico per calmare noi stesse… Ecco, secondo me, nulla più curativo delle parole di Sabine, per grandi e piccini! Grazie davvero!!!
Cara Sabine, cresciuta almeno un paio di cm e ..dopo 3 notti di super febbre abbiamo brillantemente superato anche la 6 malattia! sò soddisfazioni ;-) è vero, madre si diventa piano piano, ma sapere aiuta il “sentire”! grazie 1000 per le tue utilissime informazioni ;-)
Ogni volta che il mio bimbo ha la febbre torno qui… mi passa un po’ l’ansia, che davvero non mi spiego perché continui a venirmi, visto che comprendo perfettamente i benefici e la totale “normalità” delle malattie infantili. Mio figlio si è ammalato raramente nel corso dei suoi 3 anni, questa è la quarta febbre, per capirci! Forse non mi sono ancora abituata… boh! Adesso ha iniziato la scuola, dopo 3 giorni TAC raffreddore e febbre. Benvenuto nel mondo! Spero di cuore che non si ammali ogni 2 settimane…
Io sono una di quelle mamme che, a febbre alta, ricorre alla tahipirina. Per alta intendo 39.5 ascellari. Oggi però verso le 6.30 Leo ha iniziato a lamentarsi per il male alla testa e piangeva forte… non sono riuscita a misurare la temperatura ma era molto molto caldo. (Aveva passato l’intero giorno con 39 giocando e mangiando senza problemi, cantava pure!) Doveva essere molto alta, cosí gli ho messo una suppostina e dopo un’ora la temperatura era scesa a 38.7 ascellari e lui era di nuovo sereno. (Ed io pure) Ecco, io con questi picchi proprio non so come reagire, ho paura di sottovalutare una situazione. Oggi è il secondo giorno di febbre… con un po’ di raffreddore. Quanto dovrebbe durare? Un abbraccio e grazie di esistere Sabine!!!!!
Salve volevo prima di tutto ringraziarla per il bellissimo articolo. Siamo una giovane di coppia di genitori di Andrea, un anno e mezzo. Viviamo in una casetta in campagna, vicino Latina. Proviamo a vivere, per quanto ci è possibile, in modo sostenibile, con orto, olio e pane e dolci fatti in casa. Io e mio marito Siamo entrambi cresciuti in un mondo fatto di medicine, vaccini, fiumi di paracetamolo e io con oceani di penicillina per tonsilliti. Quando è nato Andrea ci siamo informati (e le assicuro che non è stato facile) ed abbiamo deciso di non farlo vaccinare, non per adesso e sicuramente non con esavalente. Ci siamo rivolti a numerosi pediatri omeopati, senza mai, ad oggi, essere veramente soddisfatti. Andrea ha avuto tre volte nella sua giovane vita la febbre alta (più di 39,5) e nonostante in tutte e tre le volte avessimo iniziato con rimedi omeopatici siamo finiti comunque con antiepiretici. Per paura, ammetto. Perché questo schema mentale di cui parlava all’inizio dell’articolo è radicato dentro di noi ed è diffcile da estirpare. Ma noi ce la mettiamo tutta. Il problema che riscontriamo nei pediatri omeopati conosciuti è che non conoscono bene la storia.di Andrea, danno rimedi sicuramente validi ma a mio avviso generici. Le chiedo allora, se può farlo, dove poter trovare se ne conosce centri o pediatri specializzati e validi, zona Roma. Mi scuso se la domanda non fosse pertinente, ma dal suo articolo ha ritrovato fiducia ma non saprei veramente più a chi chiedere consiglio. Grazie meille della pazienza
daniela sergio e andrea
Alice, la valutazione è sempre quantitativa (che temperatura) e qualitativa (stato di energia, il bimbo gioca o meno, come sono mani, piedi etc etc).
Piano piano impariamo a conoscere la febbere e a fidarci… ci vuole pazienza ed esperienza Alice. Dopo 4 volte di scuola guida sappiamo giudare la macchina; ma non siamo di certo esperti ;-)
Cara Daniela, uscire dagli schemi acquisiti dall’educazione non è facile… ma non è nemmeno impossibile! Si tratta di un graduale “atto di auto-educazione” che richiede (un pò come tutto) una bella pazienza.
Sapere la teoria non basta,… ma piano piano aggiungiamo l’esperienza pratica e la serenità sarà sempre maggiore. In origine ogni madre era spalleggita dalle conoscenze pratiche (!) delle donne più grandi. La nostra attuale (dis)cultura ci fa sperimentare ogni giorno che da soli siamo fragili.
Coraggio, un pò per volta! Al terzo figlio sarà espertissima!
Non ho nominativi da dare. Ma di solito consiglio di andare a chiedere dei nominativi in 2-3 Farmacie e magari qualche Erboristeria tradizionale. Poi incrociate le informazioni; ” vince” chi ha più punti!…. quasi una statistica ;-)
Non so perché, ma ho la sensazione che adesso che va a scuola inizierò a impararne sempre di più!
Una cosa però ho iniziato a capirla: devo seguire il mio istinto.
Alice, *conoscere+sentire*… una bella formula vincente ;-)
Grazie Sabine per il suo articolo molto interessante. Sono mamma di Lorenzo,due anni e mezzo, a letto da alcune ore con la febbre. Per la prima volta non gli ho dato l’antiepiretico e confesso con ansia lo vado a controllare ogni cinque minuti. È difficile davvero lottare con opinioni contrastanti che riguardano la salute di tuo figlio e tu per lui devi prendere la decisione finale. I pediatri si rivelano molto spesso giudici anziché alleati. Magari avere a disposizione una parola d’incoraggiamento come quella che si può trarre dai suoi articoli.
La ringrazio e la saluto. Devo ancora decidere se scoprire o coprire Lorenzo :-)
Buongiorno Sabine!
Mi piace di tanto in tanto rileggere i post, ed in particolare questo. Mi tranquillizza molto, perché mi fa pensare da “madre natura ” e non da “madre e basta”.
Ho un bimbo piccolo che è alle prese con la seconda febbre importante della sua vita.
Mio marito e la mia famiglia d’origine si sentirebbe più tranquilla se mi comportassi come l’italiano medio farebbe (paracetamolo a profusione, ecc). Invece no, io penso in modo corretto e lo tengo a letto con me, così lo coccolo ogni volta che si sveglia. Grazie Sabine!
Coraggio Chiara, l’esperienza aiuta…piano piano si diventa esperte. Dobbiamo recuperare il sapere delle nostre nonne e madri…
Tempo fa una mamma mi ha raccontato che si è recata in un ospedale in Brasile (non ricordo dove purtroppo) con sua figlia perchè aveva la febbre molto alta; e la dottoressa della pediatria ha ordinato un bagnetto caldo-tiepido… e la febbre è ovviamente scesa.
Sarebbe bello ed interessante fare una indagine su come si tratta la febbre nelle varie culture.
Potrebbe interessarsi magari qualche neo-laureato che ama viaggiare!
:-)
Monica, tante grazie della condivisione.
Come molte mamme ha perfettamente compreso la “teoria” di questo post… poi la messa in pratica sta li: nel presente…mentre il bambino è febbrile…mentre la famiglia si agita…e il bimbo magari dorme e si protegge da solo col riposo.
Il “buon senso” è una misura che si deve sperimentare in prima persona… è un lavoro su noi stessi, significa prendersi responsabilità, significa ridare valore al sentirsi madre(=essere istintiva). Un lavoro che dura tutta la vita ;-)
Buongiorno Sabine!
Articolo davvero utile ed interessante. Siamo alle prese con la seconda febbre importante di Elettra (22 mesi),stanotte arrivata a 39.5 in prima giornata. Nessun sintomo a parte un fortissimo attaccamento a me e molta stanchezza.
Lo scorso episodio (oltre 1 anno fa) si era presa la sesta malattia. Le avevo dato il viburcol e era arrivata a 39.6 senza grossi problemi. Poi pero’ anche se la febbre era scesa leggermente lei stava davvero male e ho ceduto alla tachipirina,tre quarti di supposta da 125 g. Dopo due ore eravamo al pronto soccorso, la febbre era scesa di colpo sotto i 37 e mia figlia era tremolante,scoordinata e faticava ad afferrare gli oggetti e stare in piedi. Abbiamo passato la notte in osservazione..parlavano di rari casi di encefalite ma dentro di me sospetto che sia stata la tachipirina che ha fatto scendere la febbre troppo velocemente. Ora infatti avrei paura a dargliela.
Ovviamente sono una mamma molto fiduciosa nelle risorse dei propri figli e non amo interferire con il naturale decorso delle malattie. Anche se,come vede,sono rimasta gran parte della notte sveglia a guardare mia figlia che sembra un termosifone ma dorme come un angelo!
Ho trovato molto conforto nelle sue parole, il buon senso mi ha sempre portata in questa direzione ma quando poi ci si trova ad affrontare le prime febbri nel cuore della notte ci si sente soli e ansiosi. Il confronto purtroppo la maggior parte delle volte peggiora la situazione perche’ passo puntualmente per madre snaturata (anche un po’ sadica) che lascia i figli in balia della febbre.
Persone come lei ci danno il coraggio di credere in noi stessi, di avere fiducia nelle nostre capacita’. Purtroppo tutto questo si sta perdendo, ormai agire secondo natura e’ diventata una cosa alternativa quando invece non c’e’ nulla di piu’ normale! Buona giornata
Leggo sempre con grande piacere il suo blog, i post sulla febbre sono stati particolarmente illuminanti e mi sono permessa di citarla all’interno del mio blog perchè vorrei che più persone conoscessero “la verità sulla febbre”
Un caro augurio di buon anno e grazie per i preziosi consigli!
Consuelo, grazie davvero per questo racconto dal vivo. La teoria è facile…poi nella realtà ci tocca applicare proprio il buon senso. *Natura* e *cultura* non dovrebbero essere mai in contrasto… ma essere piuttosto le “due gambe” sulle quali muoversi con agilità :-)
Voi mamme avete un grandissimo compito in questo senso.
Salve Valentina, grazie per la condivisione sul vostro blog… ci ho fatto un giro e mi piace moltissimo.
Pure un’ associazione è nata… poi ho voluto capire (eh, la curiosità!) perchè il blog si chiama “natetrevolte”… e leggendo ho finalmente compreso questa stupenda metafora! BRAVE!
Salve dott.ssa e complimenti x l’articolo…e come si dice…nn si finisce mai d’imparare nella vita.
Ho la principessa di ,3 e mezzo di nome Giulia che purtroppo da quando ha compiuto 1 anno (era il 20 settembre)e nn potrò mai scordare quella brutta mattina era le 4.30 quando ha avuto la prima crisi di convulsioni febbrile…sinceramente mi ha un po’ sconvolto la vita…da allora ad oggi sono capitati 5 episodi…l’ultimo risale a 4gennaio….Giulia. L’ho allattata fino a 2anni e mezzo..sapendo che avrebbe avuto tanti anticorpi…ma purtroppo si ammalava spesso e x la gola…tosse catarro …congiuntivite agli occhi..insomma nn ci facciamo mancare niente!!
Giulia e’ molto sveglia ed intelligente..un dott.ottantenne mi disse che ha un queziente d’intelligenza superiore alla sua età…infatti qualche settimana fa mentre giocava mi ricordava che e’ stata tanto male con la febbre….mi sono sempre chiesta ma nn esiste una cura x le convulsioni????ieri un dott.privata mi ha comunicato che esiste una cura fatta con una pasticca di nome Lumia ma va prescritta da un bravo neurologo pediatrico….lei che ne pensa??illuminami vorrei trovare una soluzione se c’è x queste brutte convulsioni…grazie mille Nirit
Carissima dottoressa, ho letto questo articolo almeno 10 volte e finalmente trovo conforto per quello che ho sempre pensato!
Da piccola sempre “vittima” di grandi febbroni, dall’adolescenza ad oggi (40 anni suonati) posso vantare pochissimi episodi di influenza.
Ma dato che sono una mamma, mi devo necessariamente preoccupare per il mio bambino….
Mi ritengo una mamma anomala…del piccoletto di 3 anni e mezzo mi spaventa il fatto che non abbia mai la febbre, almeno degna di questo nome!
Sempre e solo infezioni bronchiali anche importanti, ma la febbre non ha mai superato i 37.5 salvo che in un caso in “tutta la sua vita”.
Sistema immunitario “super”?
Complimenti!!!!
Gentilissima dott.sa,
ho letto con molto interesse questo articolo soprattutto oggi che il mio piccolo di 15 mesi ha la temperatura ascellare a 38 gradi (quindi 38.5 quella interna).
Non ha altri sintomi apparenti, a parte il capriccio e il calore che mi ha spinto a controllarlo. Una cosa però non ho capito. Nella prima parte dice che piedi e gambe non devono essere freddi quindi io, visto che erano freddi rispetti alla testa, ho provveduto a scaldarli tenendolo a letto con me attaccato al seno (beve il mio latte), poi nella seconda parte dice che gambe e piedi devono essere rinfrescati. Non capisco allora cosa devo fare.
può spiegarmi meglio questo passaggio?
Salve Tiziana,
partiamo dal detto popolare: “Testa fresca-piedi caldi”… essenziale e profonda questa frase….in tutti sensi!
Se si mettesse il freddo sulle gambe già fredde si otterebbe l’effetto opposto: il calore del corpo (che “viaggia” nei vasi sangiugni) si spoterebbe ancora di più verso la testa… con il potenziale rischio di convulsioni e malessere generale.
Quando applico il freddo/fresco invece sulle gambe a temperatura giusta (caldina) “tiro fuori” il caldo come un “magnete”… a beneficio della temperatura totale… ma soprattutto della testa
Sul momento sembra strano…ma bisogna ragionare un pochino, basta sapere che il calore del corpo viene trasmesso dai vasi sangiugni, per questo motivo è cosi furbo un bagnetto “caldo”(37 gradi) che in realtà caldo non è…ma piuttosto si potrebbe chiamarlo “bagno a temperatura fisiologica” (36.5 – 37 gradi)… ha il vantaggio che porta le gambe prima a giusta temperatura… e poi tira giù la febbre gradualmente, senza stress termico.
Ah, quante parole servono a volte per spiegare piccole cose.
La prossima volte cha Lei ha la febbre cara Tiziana provi a fare un pediluvio caldo (37 gradi ca)… l’esperienza propria supera ogni teoria ;-)
Grazie
settimana scorsa ho avuto la febbre
il tuo blog mi è stato utile
non ho preso medicine ma in 2 gg sono guarita
ho bevuto tanto, ho riposato, mangiato mele cotte (dal 2*gg)e penso mi abbia aiutato tanto anche stare mezz’oretta al sole
Il nostro corpo è grandioso
si rigenera se glielo permettiamo
amiamo curando naturalmente
è la miglior medicina
Si Laura, è proprio cosi. Grazie per questa viva testimonianza.
[…] avete ancora paura della febbre, leggetevi questo articolo […]
Quanta incredibile saggezza e dirompente simpatia! Siete ancora troppo pochi, così illuminati e coraggiosi…non essere al servizio di Bigpharma, infatti, richiede un certo ardimento! Ho la febbre a 38 e mi è apparso il tuo post dopo una ricerca su google così “febbre potenzia il sistema immunitario”. Grazie
Bellissimo articolo in cui ho trovato spunti preziosi! Sono sempre stata una fautrice del “lasciar fare alla febbre il suo lavoro”…finché non sono arrivate le convulsioni..inaspettate, orribili, scioccanti da vedere su una bimba di 18 mesi…e poi di nuovo a 27 mesi…38,5 di febbre..spero di ritrovare un giorno la fiducia e superare la paura di dover rivivere quei momenti…
Buongiorno àrticolo molto interessante che passerò a diversi genitori.
Solo non ho inteso bene la riflessione posta sull’abbassamento della temperatura corporea!
Grazie se volesse chiarire meglio quel punto!
Ciao, interessante articolo. Il mio metodo sistema immunitario è quello di fare la doccia fredda.
Grazie Sabine, praticamente hai scritto tutto ciò che mio figlio ci sta insegnando con le sue rarissime Febbri. In sette anni di vita ne ha avute solo un paio di febbri serie (le considero serie oltre i 38.5). Una a causa di un infezione batterica atipica e un’altra adesso. Il mio piccolo in pratica si autoregola… dorme, mangia poco e quando lo fa mi chiede frutta e succhi freschi quindi beve tanto. L’antipiretico l’abbiamo e lo usiamo ma solo quando la temperatura ci è sembrata eccessivamente alta (oltre 40) per il resto il nostro ometto a 39.5 non batte ciglio. Il tutto è monitorato dal nostro medico. Immagino che in Emilia tu sai un po come un faro nella nebbia per molti genitori. Buon lavoro
A distanza di un mese rileggo il post, molto interessante, causa di nuovo “cucciolo” con febbre, questa volta molto alta 39,1 ascellare.
Come sempre lascio fare il suo decorso, tenendolo idratato bene, ma senza forzare, anche perché se riesce a dormire un po’ è meglio. Anche lui ha capito che con la febbre è meglio idratarsi (lo capisse anche nella quotidianità sana…..) . Se ha fame mangia qualcosa di leggero, altrimenti solo idratazione.
Mio Dio sono perfettamente d’accordo con te!! Io ho imparato a gestire la febbre dei miei bambini che non l’hanno mai avuta per più di un giorno e una notte! Febbre anche a 39.6 tanto riposo una buona alimentazione e idratazione ( come sempre) lascio sfebbrare e il giorno dopo sono come nuovi!! Grazie al cielo si ammalano ben poco!! Il mio pediatra mi diceva sempre:” sopra i 38 di febbre il virus muore”