Da giorni non riesco a decidere con quale argomento iniziare questa piccola rubrica. Il cervello ormai fumacchia, e pensa e ripensa…
Ho deciso di partire lontano dalla testa: ovvero dai piedi.

I piedi sono molto importanti per la salute. Nel nostro corpo l’inizio e la fine di un sistema sono sempre intimamente collegati… anche se non sembra. Un neonato che succhia il seno va sempre di corpo contemporaneamente: ciò è dovuto ad un riflesso centrale cerebrale, che si occupa di bocca e ano, proprio in sincronia.

Crescendo, la moderna alimentazione raffinata impedisce la masticazione corretta e prolungata e infine questi circuiti naturali si addormentano letteralmente.
In questo senso occuparsi dei piedi… fa bene alla testa.

Quasi tutti avrete visto una tabella di riflessologia plantare: sotto i nostri piedi troviamo non solo la testa (nella zona delle dita), ma anche l’intero corpo. Quindi chi vuole farsi un trattamento riflessologico casalingo potrebbe camminare, per esempio, sulla ghiaia o sul prato, mettendo solo un paio di calzini (grossi le prime volte…), poi man mano che sarete esperti anche solo quelli sottili di cotone. Pensate che ci sono persone che passano quasi tutta la vita dentro le scarpe, credendo di dover proteggere i piedi…

Per allenare/abituare i bambini vi consiglio alcuni semplici trucchi:
1. Quando vi regalano le prime scarpine, e vostro figlio ha solo pochi mesi, trasformateli subito in un bellissimo portachiavi (anzi… due);
2. se riuscite (attenti ai nonni ansiosi che guardano tanta TV e credono che le scarpine della marca XY rendono i piedi più sani) non mettete mai loro le “scarpine primi passi”: bloccano le caviglie e impediscono l’impostazione dell’atto del camminare in modo naturale;
3. acquistate dieci paia di calzini-antiscivolo (quelli con il tallone: restano più aderenti al piede), così avrete sempre un ricambio;
4. imparate a non badare ai commenti del tipo: “Ma non gli metti le scarpine? Guarda che gli verranno i piedi piatti!” Al contrario, per evitare i piedi piatti, bisogna il più possibile stare a piedi nudi;
5. esercizi utili: correre sulla ghiaia con o senza calzini; camminare sulle punte, sui talloni, sulla parte laterale esterna, sollevare/raccogliere a piedi nudi coi piedi stessi oggetti o giochini tipo peluche o piccoli indumenti, e saltellare sull’altro piede fino a un recipiente per depositare la “preda”; stare su una gamba, poi sull’altra, a piedi nudi più a lungo possibile, prima ad occhi aperti, poi chiusi (difficilissimo, ma divertentissimo…). Poi inventatene altri.
6. Chi vive in appartamento può riempire una vaschetta di plastica con la ghiaia/sabbia grossa e camminarci dentro, magari a ritmo di musica (se soffrite di piedi freddi, provatelo).

Insomma, più il piede rimane nudo, più sarà sano.
I bambini cresciuti in questo modo avranno sempre una certa naturale e utile diffidenza verso le scarpe, e appena potranno le butteranno allegramente nell’angolo :-)

 

aggiornamento(13 giugno 2015): è passata dell’ acqua sotto i ponti… e i piedi nudi fanno finalmente scuola!

fate una bella lettura a questo articolo, pieno di link interessantissimi :-)