Oggi leggerete un simpatico post-ospite. Francesca è una bella mamma e donna che ha il coraggio di realizzare i suoi sogni e le sue passioni; da pochi giorni è uscito il suo primo libro. Ma leggete voi stessi… e fatevi ispirare e toccare il cuore :-)
“Alla fine arrivano anche le mamme”. Queste sono state le parole che mi ha rivolto Sabine, quando ci siamo incontrate di recente nel suo studio di Bologna, in una soleggiata giornata d’autunno.
In effetti era la prima volta che chiacchieravo con lei da sola, senza mio figlio Edoardo (le mamme spesso si trascurano…), ed è stata una bella occasione per fare tesoro dei suoi preziosi consigli e spunti di riflessione e per raccontarle delle attività e dei progetti che porto avanti da alcuni anni.
Il mio impegno è dedicato ai bambini e finalizzato a favorire il loro legame con la natura, aiutandoli a viverla in modo gioioso, rispettoso e consapevole, a tutelarla e sentirsi parte di essa. Dal 2006 mi occupo di educazione ambientale presso il Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, in provincia di Bologna. Attraverso una proficua collaborazione con gli insegnanti e gli altri operatori del Parco, progetto e realizzo percorsi educativi per le scuole, che coinvolgono classi delle materne, elementari e medie. Affianco gli studenti nell’indagine degli aspetti naturali, agronomici, paesaggistici e storici dell’area protetta, incoraggiando un approccio basato sull’osservazione, sull’utilizzo dei sensi, sul saper fare, e valorizzando il metodo scientifico di analisi e ricerca, senza mai perdere di vista l’importanza della spontaneità.
Ogni anno accolgo centinaia di bambini, in particolare di scuola dell’infanzia e primaria e provenienti soprattutto dal territorio collinare circostante, ma non mancano i “cittadini”, meno abituati ad esplorare gli ambienti naturali e proprio per questo bramosi di sperimentare ed apprendere.
In tutti è forte il desiderio di mettersi in cammino nei sentieri del Parco, di raccogliere e collezionare foglie, rametti, ciottoli e altri materiali naturali, di conoscere animali elusivi e affascinanti e di parlare di sé e del proprio vissuto all’aperto. Quando non sono troppo condizionati dai timori degli adulti, amano “sporcarsi” le mani con la terra di boschi e prati, giocare con l’argilla dei calanchi, entrare in contatto con l’acqua fresca di torrenti e ruscelli. Allenano anche l’udito e l’olfatto, sensi frequentemente bistrattati, e imparano ad affiancarli alla vista e al tatto per carpire i molteplici segreti della natura. Talvolta anche il gusto viene coinvolto in queste sperimentazioni, assaporando ad esempio un frutto spontaneo. Mi ricorderò sempre di un piccolo di cinque anni che, in una suggestiva mattinata di fine autunno, mi disse di aver assaggiato la nebbia e che sapeva di bruciato!
I bambini sanno quindi essere degli osservatori a tutto tondo. Possono mostrare una fine capacità di raccontare ciò che li circonda, che definirei poetica. Ho in mente un’alunna di prima elementare a cui piacque la pelle di stoffa di una lucertola che si scaldava al sole, e una di quarta, che paragonò i nodi e i bitorzoli della corteccia di un olivo secolare alle ferite che segnano la nostra vita.
Molti manifestano la volontà di disegnare dal vivo, prima che sia io a proporglielo, e spesso i giovani studenti del secondo ciclo di scuola primaria arrivano armati di matita, pastelli e taccuino, come dei veri naturalisti! Con il disegno interpretano il paesaggio, descrivono piante e animali in modo personale e originale, fissando nella memoria luoghi ed incontri.
Durante le passeggiate, che si svolgono in tutte le stagioni dell’anno, compresa quella invernale, mi piace creare magiche suggestioni attraverso la narrazione di fiabe e leggende. È uno strumento ideale per rendere più coinvolgenti le scoperte dei bambini e creare interessanti spunti di approfondimento per insegnanti ed educatori.
Fin da piccola mi appassionano i racconti popolati da animali, alberi, corsi e specchi d’acqua, che si snodano tra lo scorrere delle stagioni, e adoro scrivere. Le esperienze vissute in tanti anni di lavoro con le scolaresche mi hanno profondamente ispirata nell’ideare le ambientazioni di Storie di Querciantica, il mio primo libro, e i loro personaggi, resi vivi e realistici grazie agli acquerelli di un’illustratrice bolognese, Marina Cremonini, che ha sposato questo progetto con entusiasmo e dedizione. Il libro è rivolto a giovani lettori curiosi, sognatori, un po’ naturalisti, e, perché no, a quelli più grandicelli, che desiderano rinsaldare il legame dimenticato con la natura, o che non hanno mai smesso di alimentarlo.
Storie di Querciantica è pubblicato da una giovane casa editrice indipendente, Alkemia Books, sostenitrice della Scuola dell’Agrivillaggio e della Decrescita Felice, un laboratorio di futuro che si pone l’obiettivo di trasformare il rapporto tra le comunità e il loro territorio, proponendo soluzioni concrete per garantire il benessere della terra, dell’economia e della comunità, partendo dalle piccole scelte legate alla quotidianità delle persone.
Questo è un assaggio di ciò che faccio e recentemente ho creato uno spazio virtuale per condividere le mie esperienze e attingere nuovi stimoli. Mi piace nutrirmi delle mie passioni, mantenendo sempre aperta una finestra sul mondo, e spero di riuscire a trasmettere questa attitudine al mio piccolo “omino delle caverne” come lo chiamerebbe Sabine, che ringrazio per avermi spalancato le porte del suo bellissimo e illuminante blog!
beh, innanzitutto grazie Francesca per quello che fai coi bambini, credo ci sia un gran bisogno di persone come te e … di bambini che assaggiano la nebbia! E grazie per aver messo la tua esperienza in un libro che ha una copertina bellissima e di avere un luogo virtuale da visitare che ho già messo tra i preferiti.
E grazie a Sabine, che ci fa sempre conoscere delle gran belle donne!
Condivido in pieno l’intervento di Rossella!
Che meraviglia!
Complimentissimi cara Francesca, per ciò che sei e che fai! Un modo delizioso e importante per fare onore al nostro pianeta che ci ospita, celebrandolo nel migliore dei modi.
Mi sono immedesimata tanto (mentalmente) nella costruzione del tuo bellissimo libro (anch’io realizzo progetti editoriali): è una soddisfazione immensa!!! Quella cover poi, è fantastica (e immagino anche all’interno ci sia ricchezza di quei bei disegni e colori, che fanno proprio sognare e fantasticare, e fanno tornare bambini!).
Grazie per il tuo impegno che abbraccia grandi cose per un mondo più bello!
Grazie Rossella! Credo come te che questo lavoro con i bambini abbia davvero un significato importante… e la speranza è di far germogliare dei semini forti e sani!
Grazie Silvia! Il libro è in effetti un sogno di una vita che sono riuscita a concretizzare. E saprai quindi meglio di me quanto lavoro c’è dietro! Personaggi e ambientazioni aspettavano proprio la mano di Marina per sbocciare.
Sarei curiosa di saperne di più in merito ai tuoi progetti editoriali…
[…] Sabine incontra molti bambini in ambulatorio, ed i loro genitori, che desiderano una crescita sana per i figli e si rivolgono a lei per un parere sulle terapie, la prevenzione, il cibo, l’educazione, le scelte scolastiche. Come faccio io da quando è nato Edoardo! Incuriosita dal mio lavoro e dalle mie passioni che coinvolgono “piccoli naturalisti”, mi ha chiesto di scrivere un’articolo per il suo spazio virtuale. Ecco qui il link al mio POST OSPITE. […]
Realizzare un libro col cuore (come il tuo, anche se non l’ho ancora nè comprato nè letto, ma ne avverto addirittura l’odore, pensa!, e lo spessore contenutistico solo leggendo il tuo post e ammirandone le foto) è un percorso molto bello, dilettevole e interessante e spesso lungo, può durare mesi e a volte un anno o anche di più! Dentro c’è davvero un cammino di ricerche minuziose, di “ricche esperienze”, di sentimenti ed emozioni, di speranze, di tempo vissuto, di curiosità, di energia, di attenzioni, di volontà, di entusiasmo, di passione, di amore, di gioia, di dedizione, di nuovi rapporti interpersonali, di fatiche, di piccoli e grandi ostacoli, di salite, di discese, di decisioni da prendere, di sorprese e incontri inaspettati, … la lista è interminabile…: un vero e proprio vissuto). Direi che è paragonabile a un “viaggio avvincente”! Averlo tra le mani (il libro, cioè il viaggio compiuto, portato a termine) è una profonda gioia e soddisfazione: è una parte di te (della tua anima?) trasformata in “materia” (e qui la Sabine si soffermerebbe sull’etimologia di questa bella parola: dal latino mater=madre…, lo ripete spesso…) da condividere con gli altri, persone conosciute e sconosciute. Lascerai in primis un dono, ovvero qualcosa di tangibile/”mater”iale, a tuo figlio (e ai tuoi figli se ne avrai altri): che bella soddisfazione!
Nel mio piccolo (circa i libri) affianco persone/autori che decidono di realizzare un libro (che in un certo senso diventa “un viaggio… in tandem”, … e a volte anche collettivo a dire il vero, cioè con molte altre persone!). Sono presente in rete in un unico social network (Linkedin, Silvia Nicoletti, Bologna), puoi sbirciare lì qcs di me…
Caro saluto e ancora BRAVA e GRAZIE!Evviva i libri cartacei!
Hai proprio ragione Silvia, questo progetto è un viaggio, e uno degli aspetti che più mi affascinano è che ci sono ancora mete da scoprire e persone da incontrare. Ed è già vivo il desiderio di partire per un nuovo percorso, per il quale il mio bimbo mi ha regalato un’intuizione…
Ho sbirciato tra le tue attività, complimenti perché il tuo lavoro è davvero prezioso e immagino molto stimolante.
Un caro saluto anche a te e grazie di cuore!
Sì, Francesca cara, ogni libro ha alle spalle e rappresenta un viaggio unico a sè. Partirai per il prossimo con la ricchezza di esperienze del primo…
I libri (realizzati), quelli che ci circondano in casa, o in una libreria, inoltre, sono per me come delle vere e proprie PRESENZE…
Grazie a Te!
Francesca,
ho visto le immagini originali a Cà-Shin … sono una meraviglia. Da bambina ne sarei andata letteralmente matta!…
Grazie ancora per il tuo Articolo simpatico ed istruttivo… e spero che il tuo lavoro sia sempre cosi gratificante :-))
Sabine mi fa piacere che ti siano piaciute, Marina è davvero brava e ha reso alla grande personaggi e ambientazioni delle mie storie.
Grazie a te per avermi dato la possibilità di raccontare del mio lavoro e delle mie passioni! A presto!